Con Caterpillar la crisi immobiliare Usa passa sul mercato
Chi avesse pensato che la crisi dell’immobiliare americano non avrebbe avuto impatti dovrà ricredersi. Nasce infatti dalla frenata del settore delle costruzioni la forte contrazione a cui si assiste oggi sui mercati e che ha presso le mosse da oltre oceano. Dalla diminuzione della domanda di immobili è infatti derivata una diminuzione della spesa in costruzioni e dunque della richiesta di macchine per il movimento terra e per l’edilizia. Ne ha pagato le conseguenze un gigante come Caterpillar, che ha visto scendere i propri utili trimestrali (presentati prima dell’apertura dei mercati statunitensi) del 21%. Un risultato che si è subito riverberato sul corso dell’azione in borsa, che cede attualmente quasi il 9%, andando a impattare sull’andamento dell’indice Dow Jones, che ha violentemente abbandonato la quota dei 14mila, ossia i suoi massimi storici. In questo momento l’indice dei 30 maggiori titoli americani segna un ribasso di poco inferiore al punto percentuale.
Gli utili di Caterpillar sono scesi nel secondo trimestre a 823 milioni di dollari, contro gli 1,05 miliardi di dollari dell’analogo periodo 2006. L’eps (utile per azione) è sceso a 1,24 dollari, ben al di sotto del consensus degli analisti che era di 1,49 dollari. Non è bastato a Caterpillar nemmeno la conferma delle stime per l’intero 2007, con un eps atteso tra 5,3 e 5,8 dollari per azione. Solo ieri il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, aveva annunciato davanti al Congresso di prevedere che la crisi dell’immobiliare e dei mutui subprime in particolare avrebbe provocato perdite comprese tra i 50 e i 100 miliardi di dollari.
Non è stata comunque una giornata positiva per quasi tutti i big che hanno presentato i loro conti. Le trimestrali deludenti presentate nella notte da Google e Microsoft si riflettono in pesanti arretramenti dei due titoli. Per Microsoft, come Caterpillar ricompreso nel Dow Jones, la flessione è di circa il 2%, per Google, che per la seconda volta nella sua storia ha fallito nel superare le stime di utile proposte dagli analisti, il calo supera il 6%.