Commodity della settimana: zucchero, pesa l’incertezza climatica sulla produzione
Riflettori puntati sul future dello zucchero. A livello grafico, la materia prima questa settimana si conferma, infatti, sul livello dei massimi relativi da metà aprile e al di sopra della trendline di breve periodo precedentemente rotta nel mese di giugno. Tentativo di ripresa dovuto principalmente ad un mix complesso di dinamiche di domanda e offerta globali e situazioni climatiche che condizionano i principali Paesi produttori. La domanda di zucchero continua ad essere forte, ma l’offerta è stata influenzata da vari fattori, tra cui condizioni meteorologiche avverse e cambiamenti nelle politiche di produzione e importazione. In un contesto caratterizzato da elevata incertezza quale strada prenderà il prezzo della commodity?
Uno specchietto sul mondo: i principali produttori di zucchero
Un buon punto di partenza per analizzare lo zucchero è quello di guardare ad alcuni dei principali produttori nel mondo. Tra cui il Brasile e l’India.
In un recente report il Dipartimento Usa dell’Agricoltura (Usda) resta positivo, con le aspettative per la produzione globale di zucchero in rialzo a quota 186 milioni di tonnellate quest’anno, con una maggiore produzione nel sud-est asiatico che compenserà l’atteso calo in Brasile.
“La produzione globale di zucchero è vista in aumento a quota 186 milioni, con una produzione minore in Brasile che dovrebbe essere compensata dalla maggiore produzione in Tailandia, India, Cina e Messico – si legge nel report -. Il consumo dovrebbe raggiungere un nuovo record grazie alla crescita di alcuni mercati, come l’India e il Pakistan. Le esportazioni sono, invece, attese in calo a causa della frenata di Brasile, India e Tailandia”.
Ma vediamo intanto la fotografia delle differenti produzioni nel mondo.
La produzione in Brasile
In Brasile, principale produttore mondiale di zucchero, il clima secco ha influito, ed influirà, negativamente sulla produzione di zucchero sostenendone l’aumento dei prezzi. Nel medio termine le condizioni climatiche avverse che hanno ostacolato lo sviluppo della canna da zucchero peseranno negativamente sull’offerta generale di zucchero con impatti potenzialmente rilevanti sulla crescita dei prezzi. Gli zuccherifici brasiliani, tuttavia, prevedono di aumentare la produzione al fine di mantenere i prezzi contenuti e stimolare i consumi, nonostante le sfide climatiche.
La produzione in India
Trend negativo che colpisce moderatamente anche l’India, secondo paese per la produzione di zucchero a livello mondiale. Nello stato asiatico la produzione è diminuita di solo lo 0,5% rispetto all’anno precedente. Pesano le chiusure ad un ritmo crescente degli zuccherifici in diversi stati dell’India ed il clima avverso caratterizzato principalmente da scarse precipitazioni. Nel complesso però l’Usda stima una produzione indiana in crescita a 34,5 milioni.
La produzione in USA
L’offerta di zucchero negli Stati Uniti nel biennio 2023/24 è diminuita secondo le stime del report USDA. Il calo è dovuto principalmente ad una minore produzione, seppur parzialmente compensata da un aumento delle importazioni. Pesa sotto questo aspetto la forte diminuzione nella produzione di zucchero derivante dalla barbabietola. La produzione e l’importazione di zucchero grezzo e raffinato, bilanciano parzialmente la scarsità generalizzata di zucchero raffreddando per il momento l’impennata dei prezzi.
Anche sul lato previsioni per il 2024/25 le attese indicano ulteriori riduzioni nella produzione di zucchero negli Stati Uniti.
La produzione in Messico
Vento contrario rispetto agli USA, la produzione di zucchero in Messico per il biennio 2023/24 è vista in aumento rispetto al mese scorso. Si tratta tuttavia di livelli che rimangono ai minimi da 25 anni, seppur con l’aspettativa che l’area raccolta possa raggiungere 740.000 ettari ed allargare l’offerta. La previsione per il biennio successivo, 2024/25, rimane analoga a quella delineata per il 2023/24, con un aumento della produzione ma abbondantemente al di sotto degli standard storici. Previste in crescita invece le importazioni che dovrebbero compensare la bassa produzione interna al fine di mantenere stabili le scorte, soprattutto per il periodo che precede la campagna zuccheriera 2025/26.
Il punto tecnico sul grafico del future dello zucchero
Inversione rialzista per il prezzo del future dello zucchero che nell’ultimo periodo si è portato sui massimi relativi da metà aprile, registrando un +14% dai minimi di metà maggio. Le previsioni sulla produzione e l’incertezza climatica continuano ad essere i principali driver dell’offerta, la quale ha un impatto diretto con la dinamica dei prezzi nel medio termine.
Segnali di inversione rialzista che si presentavano sul grafico dei prezzi già da alcuni mesi, principalmente dettati dalla divergenza tra serie storica del future e il grafico del RSI a 14 periodi, culminatasi con la rottura della resistenza dinamica (in azzurro) che ha portato al decisivo sprint di prezzo (senza tuttavia spingere il future oltre la soglia di ipercomprato). Specularmente sul grafico dei prezzi si è visto l’attacco alla trendline ribassista di breve periodo (in rosso) che conteneva il canale ad inclinazione negativa da inizio novembre 2023. Segnale di forza, dopo il rimbalzo sull’incrocio tra le principali trendline di metà maggio 2024, che ha portato il prezzo a confermarsi oltre questa prima area di resistenza.
Ulteriore alert di inversione rialzista si denota dalla presenza di uno dei principali pattern di questa fattispecie: nel corso del mese di maggio si è sviluppato un doppio minimo sul rimbalzo del supporto statico in area $ 18,05 cent/libbra. Il segnale è stato successivamente confermato e ha raggiunto il primo target price in area $ 19,55 cent/libbra spingendosi anche su livelli superiori.
Qualora la forza dell’inversione dovesse continuare ad essere così sostenuta è probabile attendersi una rottura della resistenza statica immediatamente successiva in area $ 21 cent/libbra per puntare ai nuovi target price delle resistenze in area $ 21,80 cent/libbra e $ 23,05 cent/libbra. Se questo scenario dovesse essere confermato, è allora altrettanto probabile che anche la resistenza sulla trendline ribassista di medio periodo possa essere violata al rialzo. Viceversa, nel caso in cui l’impulso dovesse perdere forza è allora importante tenere monitorate le aree sui principali supporti, di cui la trendline rotta a giugno ed i successivi supporti statici nelle aree $ 19,75-19,30-18,95 cent/libbra. Qualora il prezzo scendesse su questi livelli lo scenario più probabile diventerebbe allora un re-test della principale trendline di lungo periodo ad inclinazione positiva.
Saranno soprattutto il clima e le condizioni dell’offerta a determinare quale sarà la direzione del prezzo per il prossimo futuro, come sempre, anche in questo caso, solo il mercato avrà l’ultima parola in merito.