Commodity della settimana: sullo zucchero si abbattono venti contrari. Occhio al pattern grafico sul prezzo
Future dello zucchero sull’altalena nelle sedute di questa settimana, contrassegnate da un saliscendi che ha caratterizzato un po’ tutta l’annata fino a questo momento. La performance della commodity ad oggi segna infatti un solo +5% ytd, nonostante un range di prezzo che nel differenziale tra massimi e minimi relativi dell’anno ha coperto un intervallo di circa il 27%. Il mercato dello zucchero ha infatti mostrato dinamiche complesse, influenzate da variabili climatiche, fluttuazioni nella domanda e nell’offerta e strategie dei principali paesi produttori che hanno avuto importanti ripercussioni sul livello dei prezzi. Il grafico dell’asset sembra essere in procinto di confermare la configurazione di un importante pattern con potenziali risvolti rialzisti di lungo termine, di seguito la disamina.
La situazione lato domanda e offerta
Mercato dello zucchero al centro di un complesso scenario commerciale, caratterizzato dalla presenza di un surplus globale e dal contemporaneo aumento dei consumi, apportando effetti opposti nelle correnti in acquisto e vendita. Le previsioni per il 2024 indicano infatti un surplus globale di zucchero, come riportato dalla società Czarnikow, tra i broker leader nel trading di commodities.
Quest’ultima ha rivisto al rialzo le stime per la stagione 2024-2025, prevedendo un surplus di 4,7 milioni di tonnellate, attribuito ad un aumento della produzione in Colombia. Vento contrario arriva tuttavia da Brasile ed India, entrambi colpiti nel periodo estivo da condizioni climatiche avverse. Il produttore americano, tra i principali fornitori mondiali, è stato oggetto di un clima secco che ha ostacolato lo sviluppo della canna da zucchero; situazione analoga nel gigante asiatico, dove le scarse precipitazioni hanno portato ad una diminuzione della produzione.
Nonostante l’aumento dell’offerta, la domanda potrebbe subire effetti contrapposti: sebbene la domanda globale del prossimo periodo sia attesa in rialzo in linea con gli elevati volumi del recente passato, in un’orizzonte più a lungo termine si potrebbe assistere ad un’inversione di trend. Secondo gli analisti di Czarnikow, il premio per lo zucchero bianco ed i tempi di attesa più brevi nei porti brasiliani sono in fase di diminuzione, indicando una possibile flessione della domanda globale.
Un ruolo fondamentale sarà giocato pertanto dal clima, il quale sarà il vero driver ad influenzare i livelli di produzione e, a parità di consumi, delle scorte. In un’era storica contrassegnata da fenomeni atmosferici anomali, potremmo assistere ad una vera impennata nei prezzi qualora le condizioni climatiche non sostengano a sufficienza le piantagioni.
Il punto tecnico sul future dello zucchero
Future dello zucchero in cerca di conferme dopo un periodo di forti rialzi che ha caratterizzato le sedute tra settembre ed ottobre, quando il prezzo tornava su livelli di massimo relativo a sette mesi. Ad oggi, il prezzo ha virato momentaneamente al ribasso configurando un movimento di carattere correttivo compreso all’interno di un canale discendente, in attesa di verificare nuove conferme al rialzo.
Sul grafico del future dello zucchero si segnalano importanti sviluppi da tenere monitorati per il prossimo periodo in quanto potrebbero comportare impatti rilevanti sul commercio della commodity. Dopo un’importante movimentazione rialzista che ha fatto registrare un +34% dai minimi relativi di agosto, il prezzo ha perso circa l’8% dall’apice raggiunto a settembre. Il valore del future ha infatti virato negativamente in un movimento caratterizzato da un canale discendente che perdura ormai da oltre un mese. Durante questo periodo si sono susseguiti diversi tentativi di attacco a limiti superiori ed inferiori (in bianco) senza trovare tuttavia una conferma definitiva in nessuna delle direzioni.
Ad oggi il prezzo si colloca in prossimità di un importante livello chiave in area $ 21,80/libbra, testato in diverse occasioni nelle ultime sedute, configurando quella che potrebbe tradursi in una bullish flag, pattern di continuazione rialzista. Qualora infatti il limite superiore della figura dovesse confermarsi in rottura, sostenuto dai volumi di negoziazione, lo scenario più probabile suggerirebbe la ripresa del rally visto tra settembre ed ottobre. La configurazione di questo pattern, inoltre, coinciderebbe con la presenza di un secondo pattern grafico ad impatto relativamente più importante per uno scenario di lungo periodo: un cup and handle di matrice rialzista. In questo caso la proiezione suggerisce livelli di prezzo ben superiori all’area attuale, con un target previsto sul livello dei massimi relativi di fine 2023, $ 28,00/libbra, con una movimentazione che coprirebbe almeno un +20% circa.
Da questo punto di vista ulteriori risposte potrebbero giungere dal grafico dell’oscillatore RSI a 14 periodi, sul quale è in fase di configurazione un potenziale tentativo di rottura della resistenza dinamica (in verde) e della seconda resistenza statica (in viola). Un’eventuale conferma potrebbe determinare l’acquisizione della forza necessaria che porterebbe le correnti in acquisto a rompere i livelli più significativi sul grafico dei prezzi ed avviare il nuovo movimento impulsivo.
Tuttavia, in fase di analisi delle commodities è sempre bene richiamare la componente dell’economia reale in quanto presenta il principale scoglio alla conferma dei pattern grafici. Clima e commercio saranno quindi i principali driver che, nel caso in cui sia confermi secondo la vision descritta, faranno da sparti acque per la nuova accelerazione.