Commodity della settimana: succo d’arancia su massimi storici per deficit della produzione
Succo d’arancia che si prende la scena in questa settimana di contrattazioni, con il prezzo del futures che si è portato sui massimi storici toccando quota record $ 510/libbra. La commodity è infatti protagonista di una crisi significativa, alimentata da eventi climatici e fattori ambientali che hanno colpito duramente i principali paesi produttori influenzando la condizione dell’offerta ed avendo, pertanto, un forte impatto sui prezzi. Questo scenario ha sollevato preoccupazioni nei mercati internazionali, con un’impennata dei costi e riducendo la disponibilità dell’offerta con delle correnti in acquisto via via raffreddatesi durante il corso del 2024.
La crisi produttiva fa schizzare il prezzo alle stelle
Arrivano previsioni poco confortanti dai report del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, in quanto secondo i dati recuperati a luglio, la produzione di succo d’arancia risulta in decisa diminuzione rispetto agli anni precedenti a causa di condizioni avverse nei principali paesi produttori. Sebbene il biennio 2023/24 abbia complessivamente registrato una leggera crescita della produzione di arance, attestandosi a circa 47,4 milioni di tonnellate (+1%), sostenuta principalmente dai raccolti di Egitto, Usa e Turchia, il 2024 ha visto una drastica riduzione dell’offerta di arance da parte del Brasile, che copre all’incirca il 70% della produzione globale.
Nonostante la minor produzione della materia prima da parte del fornitore primario globale sia stata bilanciata dall’aumento in altre aree geografiche, la trasformazione globale di succo d’arancia è stata registrata in forte diminuzione. Sono due i fattori principali ad aver causato questo deficit: condizioni climatiche avverse in Europa e un aumento delle malattie delle piantagioni in Sud America. In Europa, i cambiamenti climatici hanno portato a temperature estreme e siccità, elementi che hanno ostacolato la produzione delle coltivazioni. Di conseguenza, i raccolti europei non sono riusciti a rispondere adeguatamente alla domanda, storicamente elevata. In Sud America, invece, i coltivatori si sono trovati a fare i conti con l’aumento di malattie che colpiscono gli agrumeti, portando ad una riduzione della produzione e ad una qualità del prodotto fortemente compromessa, incidendo sulla capacità delle arance di generare succo. Questi eventi hanno provocato un’accelerazione della crescita dei prezzi, che ha messo sotto pressione i trasformatori ed i distributori.
La scarsità di arance ha anche indotto un aumento delle importazioni, principalmente dall’America Latina, il che ha comportato ulteriori rincari legati ai costi logistici. Nel complesso, pertanto, la produzione globale di succo d’arancia, valutata in 1,5 milioni di tonnellate per il biennio 2023/24, registra oggi un calo del 3% a causa della minore quantità di frutta destinata alla trasformazione in Brasile, a cui si aggiunge una diminuzione delle scorte di succo, contribuendo ad una maggior pressione sui prezzi spingendoli verso i nuovi massimi storici.
Punto tecnico sul grafico del future del succo d’arancia
Un 2024 molto amaro per gli amanti del succo d’arancia, a causa di un incremento di prezzo del future quotato all’Iceus che ne ha contraddistinto l’andamento in borsa. La performance ad oggi segna un +64% circa dall’inizio dell’anno, toccando un nuovo livello di massimo assoluto nel corso del mese di ottobre, registrando il prezzo record di $ 510/libbra.
Il grande impulso rialzista del prezzo del future del succo d’arancia trae le sue origini da due importanti movimenti rialzisti verificatesi nel corso del 2024. In due occasioni infatti, il prezzo ha sviluppato due movimenti rialzisti ciascuno dei quali ha consentito di incrementarne il valore del +34%. Il primo dei due fonda la propria crescita dalla configurazione di un pattern di inversione rialzista, un testa e spalle rovesciato, che, confermatosi in rottura, ha consentito al prezzo di superare al rialzo la prima resistenza statica (in giallo) sul livello di $ 340,95/libbra. Questo ha dato la forza necessaria per testare livelli superiori formando prima una nuova resistenza statica sul livello di $ 405,80/libbra, e successivamente un movimento correttivo laterale che ha generato a sua volta un pennant rialzista. L’accumulazione di questa fase ha permesso di trovare nuova forza che, una volta rotto al rialzo il limite superiore (in bianco) della figura di continuazione, ha permesso al prezzo di percorrere la stessa distanza verticale del movimento rialzista precedente formando nuovi massimi sui $ 495/libbra. Questi sono successivamente stati superati da ulteriori nuovi massimi sviluppatosi da movimenti di sali scendi non direzionali.
Ad oggi, il prezzo del future ha approcciato la trendline di breve periodo (in blu) e presenta una tendenza ancora fortemente rialzista. Si segnala tuttavia una successione di tentativi di rottura ribassista del supporto dinamico, che potrebbero preannunciare una fase di debolezza qualora venissero confermate. Segnali analoghi giungono anche dal grafico del RSI a 14 periodi, il quale mostra il livello dell’oscillatore muoversi in divergenza rispetto al grafico dei prezzi in fase di costruzione dei massimi. Attenzione allora ai livelli chiave di supporto, la cui rottura potrebbe preannunciare una correzione, sebbene lo scenario di lungo periodo sia ancora distante da inversioni di tendenza.