Notizie Valute e materie prime Commodity della settimana: argento alle prese con una resistenza chiave, occhio all’inflazione Usa

Commodity della settimana: argento alle prese con una resistenza chiave, occhio all’inflazione Usa

11 Luglio 2024 10:27

Settimana ad alta tensione per il future dell’argento, sedute all’insegna dell’incertezza dovuta dalle tensioni di mercato in attesa della pubblicazione dei dati degli Indici dei Prezzi al Consumo (IPC) americani previsti per oggi alle 14:30 italiane. Al netto delle correnti in acquisto e vendita governate da produttori e consumatori diretti, saranno le notizie relative all’inflazione ad influenzare principalmente il prezzo dell’argento nel breve termine. Dopo aver toccato i massimi relativi dal 2013 nel mese di maggio registrando $ 32,750/oncia, il prezzo del future dell’argento si sta consolidando al di sopra di livelli chiave, ma eventuali sorprese nei dati inflattivi potrebbero comportare nuovi scosse di mercato.

Pubblicazione dell’IPC Usa: occhio alla volatilità

Occhi puntati sulla pubblicazione dei dati relativi all’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) americani prevista per oggi, giovedì 11 luglio, alle 14:30 italiane. La comunicazione aggiornerà i dati sia su base mensile che annuale, rispettivamente previsti in aumento dello 0,1% contro lo 0,0%, ed in diminuzione a 3,1% contro il 3,3% delle ufficializzazioni di giugno. Attenzione allora ad eventuali sorprese rispetto ai dati attesi, le quali potrebbero genere elevata volatilità nei mercati, specialmente per i metalli preziosi altamente correlati con l’inflazione.

Market Outlook dell’argento: uno sguardo a domanda, offerta e previsioni 2025

Tra i principali metalli preziosi, l’argento ha attirato l’attenzione degli operatori di mercato soprattutto a causa dell‘under-performance rispetto al suo principale “rivale”, l’oro. Tengono ancora banco la presenza di inflazione e l’elevata incertezza riguardo le decisioni sui tassi d’interesse, influenzando notevolmente il prezzo del bene rifugio nel breve periodo. Sul lungo termine risposte più concrete arrivano invece dalle condizioni di domanda e offerta che muovono il mercato.

Le condizioni della domanda

Lato domanda pesano due driver principali: industria ed investimenti. La produzione industriale di argento aumenterà del 9% nel 2024, raggiungendo un nuovo record grazie all’economia verde e all’elettronica di consumo, mentre i guadagni nel settore fotovoltaico potrebbero stabilizzarsi. Anche la produzione di gioielli aumenterà del 4%, dall’India il principale contributo in questo settore. Contrastanti sono invece le previsioni per gli investimenti fisici in argento, i quali sono stimati in diminuzione soprattutto negli Stati Uniti, ma, al contrario, l’Europa potrebbe vedere una ripresa grazie ai tagli dei tassi anticipati della Bce rispetto alla Fed.

Le condizioni dell’offerta

Lato offerta lo scenario attuale presenta una produzione globale di argento da miniera in diminuzione, con un calo previsto complessivo dello 0,8% a 823,5 milioni di once nel 2024. Le riduzioni più significative arrivano da Perù e Cina, tra i principali produttori di argento al mondo, marginalmente compensate dagli aumenti nella produzione previsti in Messico, Stati Uniti e Marocco. Ulteriore elemento costitutivo dell’offerta di argento è il riciclaggio, il quale si conferma sui livelli del 2023, ovvero con un’efficienza ai massimi dal 2012, con un aumento nei rottami industriali.

Le previsioni per il 2025

Secondo quanto stimato dal report World Silver Survey pubblicato dal The Silver Institute, la produzione di argento da miniera dovrebbe aumentare nel 2025 grazie a nuovi progetti, raggiungendo il livello più alto dal 2016. Gran parte dell’incremento iniziale deriverà dall’estrazione da miniere primarie localizzate nei principali paesi produttori, quali Canada, Perù, Russia e Stati Uniti. Anche la domanda globale di argento dovrebbe essere rivista in crescita nei prossimi anni, guidata dal settore industriale, per poi stabilizzarsi su livelli vicini a quelli attuali. La crescita sarà sostenuta cambiamenti strutturali, come la transizione verso veicoli elettrici e gli sforzi in tema di decarbonizzazione.

Outlook sul grafico del future dell’argento

Segnali di forza sul grafico del future dell’argento quotato al Comex dopo la correzione che ha contrassegnato il mese di giugno. Il future ha ripreso a correre confermandosi sopra a dei livelli chiave ma senza raggiungere, per il momento, l’area di massimo relativo a $ 32,750/oncia toccata a maggio.

Nonostante la recente flessione che ha fatto perdere circa il 12% nel solo mese di giugno, il trend di breve periodo si conferma positivo. Sul grafico della serie storica si è generata una bullish flag, pattern di continuazione rialzista, confermata con la rottura della resistenza dinamica (in rosso) che ne conteneva superiormente il livello di prezzo. Tale rottura riceve maggiore significatività dal momento che viene preannunciata dal superamento sul grafico del RSI a 14 periodi dell’oscillatore stesso rispetto alla resistenza dinamica. Ulteriore segnale di forza si evidenzia con la conferma della successiva chiusura sopra il livello della resistenza statica in area $ 30,85/oncia.

In fase di correzione si è poi sviluppato un doppio minimo, pattern di inversione, che nel breve termine potrebbe dare la spinta necessaria per riportarsi sui livelli di massimo relativo registrati a maggio. A livello grafico la conferma della presenza del pattern è avvenuta con la chiusura sopra il livello $ 30,85/oncia proiettando pertanto il prezzo verso l’area $ 33,15/oncia. Questo comporterebbe la rottura della successiva resistenza statica sui massimi a $ 32,75/oncia, lasciando lo spazio per un’ulteriore corsa al rialzo.

Si rimanda all’ufficializzazione dei dati sull’inflazione americana per comprendere la reale forza del trend nel breve termine, preparandosi a prossime sedute caratterizzata da potenziale elevata volatilità.