Notizie Valute e materie prime Commodity della settimana: alluminio, sui massimi a nove mesi tra scenari geopolitici alternativi

Commodity della settimana: alluminio, sui massimi a nove mesi tra scenari geopolitici alternativi

24 Gennaio 2025 09:10

Futures dell’alluminio che torna ad attirare l’attenzione dopo una fine 2024 in leggero ribasso. Le quotazioni dell’alluminio sono tornate a toccare i massimi relativi di maggio 2024, con il future quotato sul COMEX a sfiorare area $ 2.700/tonnellata. Lo sprint su questi livelli sembra tuttavia essere guidato più dalle aspettative di nuove sanzioni dell’Europa contro il metallo russo e dalle indicazioni macroeconomiche positive provenienti dagli Stati Uniti. I fondamentali di mercato​ potrebbero non essere allineati sebbene il 2025 sia atteso come un anno in ripresa anche per il settore manifatturiero: attenzione quindi al mercato cinese che potrebbe invece sostenere questi rialzi di prezzo anche sul fronte dell’economia reale. Uno sguardo anche al grafico del future per capire i segnali tecnici quale scenario suggeriscono.

Mercato dell’alluminio: tra incertezze e opportunità

Il mercato dell’alluminio si affaccia al 2025 con nuovo vigore, sulla scia delle voci di nuove sanzioni da parte dell’Europa alla Russia, andando a colpire anche il commercio dei metalli preziosi oltre a quelli di petrolio e gas, e dall’attività speculativa che ha colpito i mercati a seguito dei nuovi scenari geopolitici. Sebbene, come riportato dal report di MPS, questo aumento non sia giustificato nei fondamentali, il mercato cinese potrebbe risultare l’ago della bilancia nel prosieguo del 2025.

Lo scorso anno il mercato globale dell’alluminio è risultato sostanzialmente bilanciato, con un surplus di produzione in Cina che ha sostenuto le esportazioni. Tuttavia, per il 2025 si prevede un possibile passaggio in deficit del mercato cinese: questo scenario potrebbe concretizzarsi qualora venisse attuata la limitazione alla produzione di alluminio così come previsto dai vincoli decisi nel 2017 per contenere le emissioni.

La fattispecie descritta, unita ad una resilienza della domanda interna stimolata dal piano economico delle autorità (i cui dettagli sono attesi per marzo 2025​), potrebbero apportare nuova pressione sui prezzi. Inoltre, la recente eliminazione dei benefici fiscali sulle esportazioni cinesi potrebbe ridurre l’afflusso di metallo sui mercati internazionali, contribuendo ad un contesto di deficit globale. Un’offerta che si prevede pertanto in diminuzione assieme a scorte globali storicamente basse potrebbero risultare i giusti ingredienti per accrescere la pressione rialzista sul future.

L’altra faccia della medaglia presenta la potenziale introduzione di dazi statunitensi ed un rallentamento economico globale che rappresentano minacce significative che è giusto tenere in considerazione. Questi scenari potrebbero invece aprire ad un momentum ribassista per il prezzo dell’alluminio con possibilità di amplificarsi nel caso di una sperata risoluzione del conflitto in Ucraina, in ottica di una rimozione graduale delle sanzioni​.

Un 2025 che pertanto si preannuncia ricco di sfide e di numerosi possibili diversi scenari che potranno prendere piede con l’evolversi di un contesto macroeconomico e geopolitico già altamente volatile.

Punto tecnico sul grafico del future dell’alluminio

Alluminio che torna a spingere sul mercato COMEX il cui future ha cominciato questo 2025 con uno sprint che ha fatto registrare nuovi massimi relativi a nove mesi sul livello di $ 2.686,75/tonnellata. Il movimento rialzista cominciato ad inizio anno al momento presenta una performance di circa il +7% e si ritrova a testare zone chiave da un punto di vista tecnico.

Il grafico del future al momento sta rispettando il pattern proposto con la precedente analisi, dove l’identificazione del cup & handle non è stata invalidata. Tuttavia, non si sono ancora registrati movimenti di breakout significativi che vadano a certificare una price action in direzione rialzista, in quanto la resistenza statica (in giallo) in area $ 2.670-2.710/tonnellata non è ancora stata violata.

Qualora il tentativo di rottura della fase attuale non dovesse essere confermato, attenzione allora ad una potenziale continuazione del movimento laterale che ha contraddistinto l’asset durante l’ultimo trimestre del 2024. Una violazione prima del supporto statico in area $ 2.540/tonnellata e successivamente di quello dinamico (in blu), andrebbe invece a definire uno scenario di inversione ribassista con potenziali implicazioni di pattern di doppio massimo. Si tratta ad ogni modo di un’ipotesi di mercato remota ma da tenere in considerazione qualora lo scenario macroeconomico e geopolitico cambi radicalmente.

Sul grafico del RSI a 14 periodi giungono invece segnali di ripresa del momentum, con l’oscillatore che ha ottenuto una prima rottura rialzista della resistenza statica (in viola) e di quella dinamica (in verde). Dal momento che l’area di iper-comprato non è ancora stata approcciata, è plausibile ipotizzare una continuazione del momentum rialzista anche nelle sedute del prossimo futuro a breve termine.

In un’ottica in cui il pattern cup & handle non è ancora stato abbondonato, il grafico mantiene ancora la sua peculiarità bullish, ma, in un contesto in continua evoluzione come quello attuale, il consiglio è di monitorare il comportamento dell’asset in vicinanza alle principali aree di prezzo chiave.