Commissione Ue riduce stime crescita, deficit Italia maggiore del previsto

Aumentano rischi al ribasso su crescita
Le previsioni d’inverno della Commissione Europea indicano prospettive generali di crescita sostanzialmente invariate dall’autunno “anche se aumenta il rischio che, soprattutto a causa di fattori esterni, la crescita risulti inferiore a quanto anticipato”. Nella zona euro la crescita dovrebbe raggiungere quest’anno l’1,7% rispetto all’1,6% dello scorso anno, per attestarsi all’1,9% nel 2017. Le prevedenti previsioni erano di un +1,8% del Pil nel 2016. A sostegno della crescita si confermano fattori quali i bassi prezzi del petrolio, le condizioni di finanziamento favorevoli e il basso tasso di cambio dell’euro. Allo stesso tempo però aumentano i rischi per l’economia: la crescita più lenta della Cina e di altre economie di mercato emergenti, la debolezza del commercio mondiale nonché le incertezze in ambito geopolitico e strategico.
Per l’Italia le nuove stime della Commissione Ue sono di un Pil 2016 a +1,4% dal +1,5% indicato lo scorso novembre. Nel 2017 la crescita dovrebbe rallentare leggermente a +1,3% dal +1,4% della precedente stima. Bruxelles sottolinea come la crescita italiana sarà sostenuta dal rafforzamento della domanda interna che compenserà il rallentamento dell’export. Italia che continuerà comunque a crescere a un ritmo inferiore rispetto alla media europea.
Quest’anno il deficit dell’Italia scenderà solo marginalmente rispetto a quello del 2015. La Commissione Europea lo vede a quota 2,5% nel 2016 dal 2,6% a cui dovrebbe essersi attestato lo scorso anno grazie a un ulteriore calo della spesa per interessi e un avanzo primario sostenuto dalla crescita economica. le precedenti stime della Commissione vedevano il deficit 2016 scendere maggiormente al al 2,3% nel 2016 e all’1,6% nel 2017. Il debito è invece visto al 132,4% del PIL nel 2016 e al 130,6% nel 2017 rispetto al 132,2% e 130% indicati precedentemente.