Coeure (Bce) raffredda gli entusiasmi: acquisto titoli di Stato? E’ ancora troppo presto
La mano delle Banche centrali ha sostenuto i mercati azionari nella seconda metà di questa settimana. La reazione delle Borse, dopo le vendite che hanno caratterizzato le prime sedute dell'anno, è arrivata nel momento in cui è apparsa più vicina l'adozione del Quantitative easing esteso all'acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea. Il governatore Mario Draghi ha spiegato che le ulteriori misure di stimolo potrebbero benissimo includere l'acquisto di sovereign bond. Peraltro una posizione già conosciuta. Come conosciute sono le resistenze all'interno del Comitato di politica monetaria. Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK fa notare che proprio ieri il membro francese Benoit Coeurè ha dichiarato a una radio francese che "è troppo presto parlare di acquisti di titoli di Stato e che l'economia europea non è entrata in una fase deflattiva nonostante gli ultimi dati sui prezzi al consumo". Il che sembrerebbe voler negare la realtà visto che l'indice headline è sceso a -0,2% a dicembre, più di quanto atteso (-0,1%). Tuttavia il dato core, depurato dalle componenti più volatili, ha segnato un piccolo passo avanti attestandosi a +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2013. "Dunque - riprende Hewson - sebbene ci sia un largo consenso a fare di più all'interno del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, l'unanimità è ben lontana dall'essere raggiunta. Considerato questo gli investitori rimangono esposti al rischio di essere disillusi tra due settimane, quando si terrà la riunione di politica monetaria". Inoltre ci sono altri due elementi che spingono lo strategist di CMC Markets a essere molto prudente. Il primo sono le elezioni in Grecia che si terranno il 25 gennaio, tre giorni dopo la riunione della Banca centrale europea. Il secondo è che "se fosse stato così facile adottare questi strumenti non convenzionali a cui spesso Mario Draghi fa riferimento, sarebbero stati già adottati. La strada verso l'adozione del Quantitative easing esteso all'acquisto di titoli di Stato non è ancora spianata".