Cina mette al bando offerte ICO, Bitcoin e Ethereum fanno crash
Bitcoin ed Ethereum KO dopo che la Cina ha confermato la messa al bando della raccolta fondi tramite ICO (initial coin offerings), definendo tali transazioni illegali e capaci di provocare disfunzioni sui mercati finanziari.
La conferma del NO è arrivata attraverso un comunicato che la banca centrale cinese, People’s Bank of China, ha pubblicato sul proprio sito. L’istituto ha anche chiesto a tutti coloro che gestiscono attività di raccolta fondi tramite ICO di interrompere immediatamente le operazioni.
Ancora: le organizzazioni e gli individui che hanno completato le offerte iniziali di valute dovranno restituire al più presto i fondi raccolti, al fine di “proteggere i diritti degli investitori, e anche per gestire in modo appropriato i rischi”.
Andando oltre al bando già stabilito sugli ICO dalla Sec, la People’s Bank of China ha sancito il divieto di conversioni dalle monete digitali a quelle fiat.
“La moneta digitale non può essere utilizzata alla stregua di valuta sui mercati”.
Immediato il crash delle criptovalute, con il Bitcoin crollato di oltre -8%, al tasso più sostenuto da luglio rispetto al valore di chiusura, scivolando a $4.480. L’Etherem ha ceduto oltre -11%, attestandosi poco al di sopra di $310, dopo essere stato scambiato a circa $400, la scorsa settimana.
Oggi, in una seduta che inaugura una settimana dove a essere protagonisti saranno le notizie relative alla Corea del Nord e alla Bce, gli investitori hanno guardato anche al record in quattro mesi testato dai prezzi dell’argento e al rally dell’oro fino ai massimi del periodo dell’Election Day in Usa.
In particolare, nelle ultime ore, i prezzi dell’argento hanno superato la resistenza corrispondente ai massimi di inizio giugno, salendo fino a $18, al valore più alto dallo scorso 25 aprile.