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Chiusura positiva per gli indici di Wall Street

Pubblicato 23 Aprile 2010 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:21
Dopo una prima parte di seduta influenzata dai conti di Atene, seduta tutta in rimonta per Wall Street, con le indicazioni arrivate dai dati macroeconomici che hanno fatto ripartire gli acquisti; dopo le 456.000 nuove richieste di sussidio ed il +0,7% messo a segno dai prezzi alla produzione di marzo, migliore delle attese l'indice che misura le vendite di case esistenti, cresciuto a marzo del 6,8%. Ma il miglioramento generale ha coinvolto anche il settore finanziario, stretto da un lato dalle tensioni legate alla vicenda Goldman Sachs (+0,08%) e dall'altro dalla tanto attesa riforma governativa; per quanto riguarda il primo aspetto, tra gli operatori si sta diffondendo la convinzione che alla fine dei conti GS non sarà incriminata, mentre il Presidente Obama ha rassicurato gli addetti ai lavori che la riforma del settore è stata congegnata esclusivamente per difendere i mercati "dagli eccessi di Wall Street". Il Dow ha chiuso a 11.134,29 punti (+0,08%), lo S&P a 1.208,67 (+0,23%) ed il Nasdaq si è fermato a 2.519,07 (+0,58%). Dal fronte trimestrali; Pepsi (-1,85%) nei primi 3 mesi ha registrato un utile di 1,43 miliardi, pari a 89 centesimi per azione, contro i 75 cent attesi dagli analisti; -1,44% per Philip Morris, che ha riportato profitti per 1,7 miliardi di dollari (90c, contro i 74 attesi). In calo invece gli utili di Verizon (-0,95%), per effetto di una tassa straordinaria legata alla riforma sanitaria, e profondo rosso per eBay (-5,74%) e Qualcomm (-7,69%), che hanno deluso gli operatori con stime sul trimestre in corso troppo prudenti.