Notizie ETF Charles Schwab acquista TD Ameritrade per 26 mld

Charles Schwab acquista TD Ameritrade per 26 mld

Pubblicato 26 Novembre 2019 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:37

Charles Schwab acquista TD Ameritrade, mossa che potrebbe innescare delle contromosse da parte dei colossi ETF

L’autunno ha portato in dote un nuovo round della guerra sulle commissioni di trading negli Stati Uniti e gli effetti non mancheranno di farsi sentire anche a livello globale. A sparigliare le carte è stata Charles Schwab, molto attiva anche sul fronte ETF, che a inizio ottobre ha annunciato l’azzeramento delle commissioni sul trading legato ad azioni Usa, ETF e opzioni. ″È stata una sorta di soluzione finale per gli investitori”, ha detto il mese scorso Charles Schwab, presidente e fondatore dell’omonima società che vanta 150 miliardi di dollari di masse gestite in ETF.

La mossa di Schwab ha depresso duramente i titoli delle società di brokeraggio online che rischiano di vedere ridotti e non poche le entrate da commissioni. Dal canto suo Schwab ha riferito di aver avuto un forte aumento dei nuovi account clienti lo scorso mese. Le negoziazioni online non hanno avuto commissioni a partire dal 7 ottobre e a ottobre Schwab ha aggiunto 142.000 nuovi conti di intermediazione.

E adesso la stessa Charles Schwab ha colto i frutti della discesa delle quotazioni di TD Ameritrade imbastendo un’acquisizione da 26 miliardi di dollari. Nozze che porterebbero alla creazione di un gigante da 5.000 miliardi di dollari pronto affrontare le sfide del comparto dell’intermediazione.

Da nozze un colosso agguerrito anche sul fronte ETF

Schwab e TD Ameritrade sono i due maggiori broker a basso costo quotati in borsa. Il primo ha una capitalizzazione di mercato di 57,5 miliardi di dollari e il secondo di 22,4 miliardi di dollari. Schwab in particolare ha nel mirino l‘industria statunitense degli ETF che complessivamente ha un patrimonio di 4 trilioni di dollari ed è dominata da BlackRock, che con iShares si accaparra una fetta pari al 39% del mercato, seguito da Vanguard con il 25% e State Street con il 16%. Invesco è al 4° posto e Charles Schwab al 5° posto. TD Ameritrade non offre invece ETF.

Schwab non ha mai fatto mistero di voler crescere ulteriormente nel settore dei fondi a gestione passiva quotati in borsa. La fusione con Ameritrade a detta degli analisti amplificherà il potere di Schwab di promuovere i propri ETF. Al contempo i grandi nomi come BlackRock potrebbero reagire a loro volta creando o acquistando delle piattaforme. Allo stesso tempo prosegue la fase di taglio dei costi da parte dei provider con big quali iShares, Vanguard, DWS e Invesco che negli ultimi mesi hanno tagliato il TER di alcuni loro ETF.

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