Caso Parmalat, Unicredit ricorre al Tar del Lazio
Recentemente UniCredit ha proposto ricorso al Tar del Lazio, dopo la notifica nello scorso mese di agosto di due atti di citazione proposti dalle procedure di sei società appartenenti al gruppo Parmalat in amministrazione straordinaria con richieste risarcitorie pari a 4,4 la prima e 1,8 miliardi di euro la seconda. Parmalat S.p.A., dal canto suo, si è riservata "ogni opportuna iniziativa presso le competenti autorità alla luce delle inconsistenze dei ricorsi proposti, di alcune strane coincidenze tra i tempi di notifica degli atti stessi e la conoscenza del loro contenuto da parte della stampa con conseguente influenza sul valore del titolo Parmalat". A tale proposito l'istituto di Piazza Cordusio precisa che i tempi di notifica del ricorso sono stati dettati dalla imminente scadenza del termine per la sua proposizione; che la valutazione sulla fondatezza dei ricorsi è rimessa alla decisione del Tribunale e non all'opinione espressa in proposito dalla Parmalat; che il ricorso è stato proposto anche per l'emergenza di fatti nuovi quale la posizione dell'Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia delle Comunità Europee nella vicenda Eurofood, altra società del Gruppo Parmalat; che quanto ai censurati rapporti con la stampa, si tratta di fatti ai quali UniCredit è del tutto estraneo; che quanto alla asserita influenza, sulla quotazione del titolo Parmalat, di legittime iniziative giudiziarie assunte nell'ambito di strategie difensive poste in essere da UniCredit a fronte delle azioni risarcitorie proposte dal Commissario, si tratta di
fenomeno che riguarda il mercato e rispetto al quale UniCredit è estranea. La banca guidata da Alessandro Profumo si riserva ogni eventuale azione a tutela dell'immagine, anche internazionale, del gruppo.
fenomeno che riguarda il mercato e rispetto al quale UniCredit è estranea. La banca guidata da Alessandro Profumo si riserva ogni eventuale azione a tutela dell'immagine, anche internazionale, del gruppo.