Capitalia fa il botto, bene anche gli altri bancari
Nel listino principale, la protagonista degli scambi è stata Capitalia, che è schizzata al rialzo una volta conclusosi il cda odierno, al termine del quale è stato reso noto che sono stati effettuati "accantonamenti significativi per Parmalat", intorno ai 240 milioni di euro, ma anche che, sulla base dei dati preliminari, l'utile relativo al quarto trimestre 2003 sarebbe salito del 21% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente e che l'utile operativo del 2003 avrebbe fatto registrare un incremento del 47%. Il titolo dell'istituto capitolino guidato da Cesare Geronzi è così stato sospeso dalle negoziazioni del listino milanese a circa mezz'ora dalla chiusura della giornata borsistica, per poi fare prezzo soltanto al termine della sessione, mettendo a segno un notevole +13,25%, a 2,47 euro e vedendo passare di mano circa il 5,24% del capitale sociale. Gli acquisti hanno tuttavia invaso anche gli altri titoli bancari quotati al Mib30 ed in particolare Banca Intesa, Bnl, Banco Popolare di Verona e Novara e SanPaolo Imi. Sugli scudi anche la Fiat, grazie al via libera accordato in giornata al budget 2004 da parte del cda. In spolvero Eni e Saipem, che si è aggiudicata due nuovi contratti per l'installazione di un sistema di condotte e di due piattaforme nel Mare di Ohotsk, di fronte alla Siberia orientale. Il valore dei due contratti è di 343 milioni di euro. Lettera invece su Luxottica Group, dopo che la banca d'affari tedesca Deutsche Bank ha avviato la copertura sul titolo del gruppo dell'occhialeria con raccomandazione "hold". Segno meno anche per Mediobanca. Il cda di Piazzetta Cuccia, riunitosi venerdì scorso, ha deliberato di aumentare la quota detenuta in Generali dello 0,20-0,25% dall'attuale 13,93%, per un esborso massimo fino a 60-70 milioni di euro.