Capitalia e Enel su di giri, Autostrade resta inchiodata

Tra le blue chip nostrane, seduta turbolenta per Capitalia, che ha invertito con decisione il trend nel corso della sessione, per poi terminare con un progresso del 2,52%. Al presidente del consiglio d'amministrazione del gruppo romano, Cesare Geronzi, è stata notificata un'ordinanza di misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese emessa dal Tribunale di Parma, ufficio del Giudice per le indagini preliminari, che sta indagando sulle vicende Parmatour e Ciappazzi. Il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale di Capitalia, riunitisi in giornata, all'unanimità, hanno espresso "solidarietà, stima e fiducia al presidente, dottor Cesare Geronzi". L'istituto romano di Via Minghetti resta inoltre sotto ai riflettori per possibili nuove operazioni di fusioni e acquisizioni. Tra le banche dell'S&P, denaro a palate anche su Unicredit (+2,27%) e SanPaolo Imi (+2,33%). Nella scala di preferenze stilata dagli analisti di Ing, il titolo dell'istituto torinese di Piazza San Carlo è salito da "hold" a "buy" e il target da 13,20 a 16,20 euro. In grande spolvero Enel (+2,45%), in un momento in cui gli operatori di mercato scommettono su importanti novità in arrivo nello scacchiere europeo. I target del gruppo italiano guidato da Fulvio Conti sono la spagnola Endesa, sulla quale ha già la tedesca E.On ha già offerto 27,5 euro per azione in contanti (per un controvalore pari a 29,1 miliardi di euro), e la belga Electrabel (gruppo Suez), con interessi nella generazione anche in Italia in joint venture con Acea. Rialzo superiore ai due punti percentuali anche per Seat Pagine Gialle. Deboli, infine, soprattutto Saipem (-2,30%) e Autostrade (-0,65%). Quest'ultima ha subito una doppia bocciatura da parte degli analisti di Jp Morgan, che hanno ridotto il target price da 24,9 a 21,2 euro e il rating da "overweight" a "underweight".