C. Beauchamp: le autorità giapponesi pronte ad intervenire per combattere la speculazione
Le tensioni in Egitto e le indicazioni negative in arrivo dagli Stati Uniti penalizzano la moneta unica, che in questo momento quota nei pressi dei minimi di seduta. Le proteste nel Paese nord-africano stanno spingendo gli operatori a ridurre l’esposizione verso gli asset più rischiosi, una tendenza rinforzata dai dati macro peggiori delle attese arrivati dagli Stati Uniti e dalle prese di profitto sulla moneta unica.
Il Dipartimento del Commercio oggi ha annunciato che negli ultimi 3 mesi del 2010 la crescita statunitense si è attestata al +3,2%, contro il 3,5% pronosticato alla vigilia dagli analisti. Il dato ha però evidenziato due indicazioni positive. Da un lato la crescita dell’intero anno, che con un +2,9% ha messo a segno la performance migliore dell’ultimo quinquennio, e dall’altro il +4,4% registrato dai consumi. Sopra le stime invece l’altro dato macro della giornata, quello relativo la fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan. L’indice, in versione definitiva, si è attestato a 74,2 punti a gennaio, contro attese a 73 punti.
In questo momento per acquistare un euro sono necessari 1,3593 dollari, -0,9%, e 111,60 yen, -1,8%. La divisa nipponica guadagna terreno nel cross il dollaro portando il cambio a 82,100. Christopher Beauchamp nel Forex Focus di IG Markets rileva come le autorità giapponesi questa mattina abbiano sottolineato che la divisa nipponica è “sopravvalutata” dicendosi pronti a prendere provvedimenti se si dovessero registrare “speculazioni o oscillazioni eccessive”.