Notizie C. Beauchamp: gli interventi della BoJ non avranno effetti duraturi

C. Beauchamp: gli interventi della BoJ non avranno effetti duraturi

13 Ottobre 2010 14:10

Grazie ai risultati trimestrali di due colossi del calibro di Intel e Jp Morgan il dollaro sta recuperando parte del terreno perso dopo la pubblicazione dei verbali del Federal Open Market Committee. Le minute hanno evidenziato che il board della Fed è ormai pronto a mettere in campo nuove misure di stimolo dell’economia. Una notizia che ha immediatamente indebolito il biglietto verde che ha toccato un massimo a 1,4001 contro euro ed è sceso a 81,730 nel cross con lo yen. In questo momento invece per comprare un euro sono necessari 1,3926 dollari mentre il biglietto verde scambia a 81,85 yen.

I dissidenti del board nonostante abbiano siano stati accontentati con la formula che “ulteriori interventi solo in caso di peggioramento della situazione” sono ancora una volta rappresentati dal n.1 della Fed di Kansas City, Thomas Hoenig, secondo il quale, come rileva Christopher Beauchamp di IG Markets, un nuovo round di quantitative easing “è sostanzialmente inutile per risolvere i problemi della prima economia”. Beauchamp sottolinea come un’altra voce contraria all’espansione monetaria, questa volta però in Europa, è quella di Axel Weber, candidato alla successione di Trichet alla guida della Bce. Weber ieri ha evidenziato che “ritirare troppo tardi” le misure di sostegno all’economia è più rischioso che “ritirarle troppo presto”.

Lo yen non ha approfittato più di tanto delle minute perché una nuova ondata di liquidità finirà per favorire gli asset considerati più rischiosi a danno appunto dei beni rifugio. L’analista di IG Markets rileva che ad indebolire la divisa nipponica ci si sono messe anche le dichiarazioni del governatore della Bank of Japan, Masaaki Shirakawa, che ha dichiarato che la lista degli asset acquistabili con il fondo da 61 mld di dollari annunciato la scorsa settimana potrebbe essere allargata. Beauchamp cita la Bank of New York Mellon, scettica circa l’efficacia del piano “si deve vedere per credere che la politica monetaria giapponese possa avere un impatto duraturo sullo yen”.

Per quanto riguarda il cable, il cambio sterlina/dollaro, le minute del Fomc l’hanno spedito in quota 1,5887; l’incrocio ha iniziato a perdere terreno dopo la pubblicazione dei dati relativi le nuove richieste di sussidio in Gran Bretagna, salite più delle attese a settembre (+5.300 unità), ed in questo quota 1,5814. Beauchamp sottolinea che a sostenere il cross è arrivata anche la notizia dell’aumento di capitale di Standard Chartered da 5,3 mld di sterline, che aumenterà le richieste di pound.