Bye bye american dream: per la Fed la locomotiva Oltreoceano non sbuffa ancora
Bye bye american dream. L’attività economica statunitense ha continuato a salire nelle ultime sette settimane, ma è ancora presto per cantare vittoria, per dire che siamo sulla strada della ripresa. Non si sfugge: restano ancora forti i segnali di rallentamento in diverse aree degli Stati Uniti, a causa del persistere delle difficoltà del mercato immobiliare. E’ la Fed che lo certifica: l’Azienda America rallenta,anche se la ripresa è in atto.
“Fra i distretti che hanno riportato miglioramenti nell’attività economica – osserva la Fed nel Beige Book – alcuni notano come i progressi sono modesti”, mentre altri constatano un rallentamento. C’è poco da essere contenti. L’attività manifatturiera, i trasporti, i servizi, il turismo e le vendite al dettaglio mostrano aumenti ma solo generalizzati, mentre il distretto di Atlanta deve fare i conti con la marea nera nel Golfo del Messico, che staa avendo effetti negativi sull’attività turistica.
Come se non bastasse sullo sfondo c’è sempre la debolezza del mercato immobiliare, sia residenziale sia commerciale, con molte banche che registrano una bassa domanda di prestiti. Il bicchiere torna ad essere mezzo pieno se si guarda invece al mercato del lavoro, che sembra essere in ripresa, soprattutto nelle aree di New York, Chicago e Atlanta.
Non è quindi ancora arrivato il momento di abbassare la guardia. Dalla Fed monitorano con attenzione i dati congiunturali in calendario in queste settimane: la ripresa – spiegano gli analisti – è a un punto di svolta ed è necessario accertare e verificare se i consumi e gli investimenti possono prendere il sopravvento e tirare l’economia sostituendo il piano di stimolo. Venerdì prossimo sarà diffusa la seconda lettura del dato del Pil del secondo trimestre, il 6 agosto verrà annunciato il dato sulla disoccupazione. Poi toccherà di nuovo alla Fed pronunciarsi: la prossima riunione è in programma il 10 agosto.