BTP Italia al via. Probabile chiusura già domani se si confermerà boom domanda
E’ partita oggi la seconda e ultima emissione del 2013 del BTP Italia. L’offerta del BTP quadriennale indicizzato all’inflazione italiana avrà luogo fino all’8 novembre salvo chiusura anticipata che appare molto probabile se si confermerà il forte appeal evidenziato nelle precedenti emissioni del BTP Italia. Si tratta della quinta emissione da quando i BTP Italia sono stati lanciati per la prima volta dal Mef nel marzo 2012. Nelle passate quattro emissioni i BTP Italia sono stati sottoscritti per un ammontare complessivo di oltre 44 miliardi di euro.
Per una migliore gestione delle scadenze future il Tesoro si è riservato la facoltà di anticipare la chiusura del collocamento terminandola eventualmente anche a metà della seconda giornata di sottoscrizione (ore 14 del 6 novembre). Già l’emissione dello scorso aprile è stata chiusa dopo due giorni con una raccolta di 17 mld.
Tasso minimo garantito del 2,15%
Il tasso annuo minimo garantito del nuovo Btp Italia sarà pari al 2,15% con il tasso cedolare (reale) annuo definitivo che sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito.
Il tasso annuo minimo garantito del nuovo Btp Italia sarà pari al 2,15% con il tasso cedolare (reale) annuo definitivo che sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito.
Le caratteristiche del BTP Italia
Il BTP Italia è il primo titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana, con cedole semestrali e durata quadriennale, pensato soprattutto per le esigenze dei risparmiatori e degli investitori retail. Peculiarità del BTP Italia è la possibilità di sottoscriverlo direttamente online attraverso qualsiasi sistema di home banking dove è attiva la funzione di trading. In alternativa, come per tutti gli altri titoli di Stato, ci si può rivolgere allo sportello della banca in cui si detiene un conto titoli.
Per chi acquista all’emissione e detiene il titolo fino a scadenza è previsto anche un “Premio fedeltà”. Il taglio minimo sottoscrivibile è di 1.000 euro o multipli. In caso di deflazione, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito, quindi con una protezione estesa non solo alla quota capitale, ma anche agli interessi.
Il BTP Italia è il primo titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana, con cedole semestrali e durata quadriennale, pensato soprattutto per le esigenze dei risparmiatori e degli investitori retail. Peculiarità del BTP Italia è la possibilità di sottoscriverlo direttamente online attraverso qualsiasi sistema di home banking dove è attiva la funzione di trading. In alternativa, come per tutti gli altri titoli di Stato, ci si può rivolgere allo sportello della banca in cui si detiene un conto titoli.
Per chi acquista all’emissione e detiene il titolo fino a scadenza è previsto anche un “Premio fedeltà”. Il taglio minimo sottoscrivibile è di 1.000 euro o multipli. In caso di deflazione, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito, quindi con una protezione estesa non solo alla quota capitale, ma anche agli interessi.
Cannata: interessi passivi su debito pari a circa 84 mld quest’anno
Il direttore generale debito pubblico del Ministero dell’Economia, Maria Cannata, ieri ha rimarcato nel corso di un’intervista radiofonica che quest’anno gli interessi passivi sul debito pagati dall’Italia saranno circa 84 mld di euro. Sulla possibile evoluzione del costo medio del debito, sceso a fine ottobre al minimo storico del 2,08%, la Cannata ha rimarcato che da un lato ci si attende un’ulteriore limatura dello spread, ma dall’altro con la possibile ripartenza del’economia i tassi generalmente tendono a crescere.
La stessa Cannata in un’intervista pubblicata dal Sole 24 Ore ha rimarcato che l’Italia ha già coperto il 90% circa dell’ammontare complessivo delle emissioni di titoli di Stato previste per il 2013. Totale delle emissioni 2013 che sarà superiore a quanto preventivato “poichè a metà anno abbiamo dovuto aumentarlo di circa 20 mld per il pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione”.
Il direttore generale debito pubblico del Ministero dell’Economia, Maria Cannata, ieri ha rimarcato nel corso di un’intervista radiofonica che quest’anno gli interessi passivi sul debito pagati dall’Italia saranno circa 84 mld di euro. Sulla possibile evoluzione del costo medio del debito, sceso a fine ottobre al minimo storico del 2,08%, la Cannata ha rimarcato che da un lato ci si attende un’ulteriore limatura dello spread, ma dall’altro con la possibile ripartenza del’economia i tassi generalmente tendono a crescere.
La stessa Cannata in un’intervista pubblicata dal Sole 24 Ore ha rimarcato che l’Italia ha già coperto il 90% circa dell’ammontare complessivo delle emissioni di titoli di Stato previste per il 2013. Totale delle emissioni 2013 che sarà superiore a quanto preventivato “poichè a metà anno abbiamo dovuto aumentarlo di circa 20 mld per il pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione”.