Brexit: a marzo al via divorzio dalla Ue, sterlina aggiorna i minini dal 1985 contro il dollaro
La sterlina prosegue la parabola ribassista che ha avuto il suo culmine dopo il 23 giugno, quando i cittadini britannici scelsero il “Leave” nel referendum ribattezzato Bexit. Ora è tempo di dare inizio al processo che porterà al divorzio ufficiale tra Londra e l’Unione Europea, come votato dal 52% dei britannici lo scorso 23 giugno. La premier Ttheresa May, in un’intervista alla Bbc, ha indicato la strada: le trattative con Bruxelles inizieranno a marzo 2017.
Da marzo, quindi, l’uscita dall’Unione Europea avrà due anni di tempo per essere portata a termine. Londra dovrà anche rinegoziare le relazioni commerciali con i Paesi dell’Unione, visto che dovrebbe essere lasciata fuori dal mercato comunitario. Dopo le parole della premier Theresa May, è arrivata la reazione dura della premier scozzese, Nicola Sturgeon, che ha ventilato un nuovo referendum per chiedere l’indipendenza della Scozia dal Regno Unito.
Sul mercato valutario la sterlina ha subito sentito la pressione. Il cambio sterlina/dollaro ha aggiornato i minimi dal 1985 a 1,2846. Il pound era crollato di 10 punti percentuali dopo il referendum dello scorso 23 giugno, passando in poche ore da 1,481 a 1,321 nei confronti del biglietto verde. Debolezza anche contro l’euro, con il cambio sterlina/euro che ha toccato i nuovi minimi degli ultimi tre anni.