Bpm, parte l’aumento da 500 milioni. Mps soffre a Piazza Affari il raggruppamento azionario
Piazza Affari accoglie nel migliore dei modi il via da parte di Banca Popolare all’aumento di capitale da 500 milioni di euro. Il titolo sul Ftse Mib mostra un rialzo del 2,39% a 0,662 euro. Il consiglio di gestione di Bpm lo scorso mercoledì ha deliberato di emettere 1.162.161.765 azioni ordinarie da offrire in opzione a 0,43 euro l’una nel rapporto di 9 azioni ogni 25 possedute. L’offerta è integralmente assistita dalla garanzia di Barclays Bank, Deutsche Bank, JP Morgan Securities e Mediobanca che agiranno in qualità di “joint global coordinator” e “joint bookrunner” e Citigroup Global Markets Limited che agirà in qualità di “joint bookrunner”. Nell’ambito dell’offerta Banca Akros agirà in qualità di “joint global coordinator”. I diritti di opzione saranno esercitabili dal 5 al 23 maggio e saranno negoziabili dal 5 al 16 maggio.
Decisamente negativo invece il tenore di Monte dei Paschi di Siena. Oggi si è proceduto al raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni 100 azioni possedute. Ad esito del raggruppamento il capitale sociale, pari a 7.484.508.171,08 euro, rimarrà invariato. Al fine di facilitare l’operazione di raggruppamento per i singoli soci e la gestione di eventuali resti che dovessero emergere dalla stessa, Mps ha conferito incarico a Intermonte Sim affinché, da oggi e fino alla data del 9 maggio si renda controparte per l’acquisto o la vendita delle frazioni delle nuove azioni raggruppate mancanti o eccedenti l’entità minima necessaria per consentire agli azionisti di detenere un numero intero di azioni. Il titolo sul paniere principale arretra del 2,8% a 23,27 euro.
Positiva Fiat alla vigilia della presentazione dei conti di primo trimestre e del piano industriale. Domani l’amministratore delegato del gruppo automobilistico, Sergio Marchionne, come da indiscrezioni dovrebbe annunciare lo scorporo di Alfa Romeo. Il titolo del Lingotto sul Ftse Mib mostra un progresso dello 0,34% a 8,74 euro.