Borse Ue positive, Ftse Mib sopra 22.000 punti. Vendite sul dollaro, oro ai massimi da giugno
Gli ultimi deludenti dati, in particolare quelli arrivati da Germania e Cina, hanno alimentato i timori di un rallentamento dell’economia globale e hanno spinto molti investitori a credere che la Federal Reserve rimanderà al prossimo anno il rialzo dei tassi d’interesse. Orientamento che ha fatto scattare le vendite sul dollaro Usa: il Dollar Index, che misura il valore del biglietto verde nei confronti di un paniere composto dalle principali valute internazionali, è sceso questa mattina sotto 94 punti toccando i minimi dallo scorso 25 agosto.
L’oro, invece, mostra un progresso di circa mezzo punto percentuale in area 1.185 dollari l’oncia, livelli che non si vedevano dallo scorso giugno. I listini azionari europei viaggiano in territorio positivo dopo le chiusure convincenti delle Borse asiatiche (Nikkei +1,15%, Shanghai +2,32%): a Londra l’indice Ftse 100 guadagna lo 0,65%, a Francoforte il Dax avanza dello 0,60%, a Parigi il Cac 40 mostra un progresso dello 0,60 per cento.
Bene Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,80% riconquistando la soglia psicologica dei 22.000 punti. Anche l’obbligazionario europeo mostra una buona tenuta supportato dalle attese per un potenziamento del quantitative easing da parte della Banca centrale europea. Lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco viaggia sotto quota 110 punti base con il rendimento del bond decennale italiano pari all’1,64 per cento.
Oggi sul fronte macroeconomico gli spunti principali arriveranno dagli Stati Uniti. In calendario, infatti, vi è la pubblicazione dell’inflazione di settembre, dell’indice Philadelphia Fed di ottobre, le scorte settimanali di petrolio e le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.