Notizie Risparmio Borse: i gestori guardano con più tranquillità l’Europa, ma l’Asia rimane la preferita

Borse: i gestori guardano con più tranquillità l’Europa, ma l’Asia rimane la preferita

16 Luglio 2010 09:56

Gli investitori sono un po’ meno propensi a rischiare rispetto a qualche mese fa, mostrano minore ottimismo sulle Borse mondiali, ma tornano a guardare l’Europa con più tranquillità, anche se l’Asia rimane l’area preferita. E’ questo in sintesi il risultato dell’ultimo sondaggio condotto da Morningstar tra le principali case di investimento italiane ed estere che operano sul territorio. Guardando all’Europa, i listini si salvano in corner grazie a valutazioni giudicate allettanti. Le Borse del Vecchio continente rimarranno volatili, ma la percentuale di coloro che prevedono un incremento nei prossimi sei mesi è leggermente salita rispetto a giugno, passando dal 45 al 47,4%. Secondo la maggior parte dei money manager i listini europei reagiscono positivamente ai dati macro-economici e negativamente alle notizie sul debito sovrano. Tuttavia, i gestori sono concordi nel dire che le valutazioni sono eccessivamente basse e non scontano alcuna crescita degli utili. La preferenza va ai titoli a larga capitalizzazione con bilanci solidi e buoni dividendi.
Allargando lo sguardo, si nota dalla ricerca che si offusca invece il fascino a stelle e strisce. Complici gli ultimi dati macro-economici americani che hanno deluso gli economisti e gli investitori. In particolare, i consumi stentano a ripartire e la disoccupazione rimane alta, mentre il piano di intervento finanziario sta esaurendo gli effetti e molti invocano una sua riproposizione. In questo contesto, i gestori si attendono un aumento della volatilità di Wall Street. La percentuale di ottimisti è scesa dal 60 al 57,9%, mentre sono ricomparsi i pessimisti (nel sondaggio di giugno non ce n’erano), saliti al 5%. Infine l’Asia, che rimane l’ombelico del mondo finanziario. Per il 68,4% dei gestori interpellati da Morningstar, le Borse asiatiche saliranno nei prossimi sei mesi. La percentuale è inferiore rispetto al mese scorso, perché i fund manager mostrano qualche preoccupazione per gli effetti delle politiche monetarie più restrittive, attuate dalla Cina per raffreddare l’economia. In ogni caso, a discapito di quanto sta succedendo sulle Borse europee, i flussi di investimento verso il Pacifico rimangono elevati a supporto dei listini locali.