Borse europee toniche in avvio d’ottava, sostenute dai bancari
I listini europei cominciano la prima seduta del mese di agosto con il piede giusto, galvanizzate dal comparto bancario. Un'accelerazione rialzista che si è accentuata nel pomeriggio dopo l'apertura di Wall Street, e in particolare della diffusione dell'Ism migliore delle attese. Bene il Cac40 che ha preso quasi il 3% e l'inglese Ftse100 in salita del 2,65%. Semaforo verde anche per il Dax che ha chiuso le contrattazioni in progresso del 2,34%
Sin dalle prime battute il settore finanziario si è mosso in territorio positivo approfittando dei solidi risultati diffusi da due colossi europei del calibro della francese Bnp Paribas (+5,57%) e della britannica Hsbc (+5,56%). La banca transalpina ha registrato nel secondo trimestre 2010 un utile netto salito a 2,105 miliardi di euro, in progresso del 31,2% rispetto all'analogo trimestre 2009. Battute ampiamente le attese del mercato che erano ferme a 1,61 miliardi (consensus Bloomberg). Profitti raddoppiati per Hsbc. Il big bancario britannico ha riportato nel primo semestre 2010 un utile netto di 6,76 miliardi di dollari, più che raddoppiato rispetto ai 3,35 miliardi dell'analogo semestre 2009. Le attese del mercato erano per utili a 7,22 miliardi (consensus Bloomberg). Pieno di profitti che ha permesso al Tier 1 ratio di salire all'11,5 per cento. La prima banca europea ha deciso la distribuzione di un dividendo di periodo di 0,16 dollari per azione. Ben impostato anche il settore minerario, condizionato dai dati macro in arrivo dalla Cina. Forti rialzi per Bhp Billiton (+4,25%) e Rio Tinto (+4,40%).
Lasciando il comparto bancario e quello dei metalli si è distinta in Germania Linde (+3,75%) grazie ai buoni risultati del primo semestre 2010. Il mercato ha apprezzato i conti annunciati questa mattina: nella prima metà dell'anno il fatturato è salito dell'11,5% a 6,104 miliardi di euro, mentre l'utile netto (attribuibile agli azionisti) è passato da 248 a 445 milioni di euro. Alla luce di questi risultati, il gruppo tedesco ha confermato i suoi obiettivi per il 2010, che prevedono un aumento del fatturato e dell'utile operativo rispetto al 2009.
Male invece è andata all'olandese TNT (-3,69%) e alla teutonica Metro (-2,35%), peggiori titoli dei rispettivi listini In entrambi i casi a far storcere il naso al mercato il calo dei profitti.
Sin dalle prime battute il settore finanziario si è mosso in territorio positivo approfittando dei solidi risultati diffusi da due colossi europei del calibro della francese Bnp Paribas (+5,57%) e della britannica Hsbc (+5,56%). La banca transalpina ha registrato nel secondo trimestre 2010 un utile netto salito a 2,105 miliardi di euro, in progresso del 31,2% rispetto all'analogo trimestre 2009. Battute ampiamente le attese del mercato che erano ferme a 1,61 miliardi (consensus Bloomberg). Profitti raddoppiati per Hsbc. Il big bancario britannico ha riportato nel primo semestre 2010 un utile netto di 6,76 miliardi di dollari, più che raddoppiato rispetto ai 3,35 miliardi dell'analogo semestre 2009. Le attese del mercato erano per utili a 7,22 miliardi (consensus Bloomberg). Pieno di profitti che ha permesso al Tier 1 ratio di salire all'11,5 per cento. La prima banca europea ha deciso la distribuzione di un dividendo di periodo di 0,16 dollari per azione. Ben impostato anche il settore minerario, condizionato dai dati macro in arrivo dalla Cina. Forti rialzi per Bhp Billiton (+4,25%) e Rio Tinto (+4,40%).
Lasciando il comparto bancario e quello dei metalli si è distinta in Germania Linde (+3,75%) grazie ai buoni risultati del primo semestre 2010. Il mercato ha apprezzato i conti annunciati questa mattina: nella prima metà dell'anno il fatturato è salito dell'11,5% a 6,104 miliardi di euro, mentre l'utile netto (attribuibile agli azionisti) è passato da 248 a 445 milioni di euro. Alla luce di questi risultati, il gruppo tedesco ha confermato i suoi obiettivi per il 2010, che prevedono un aumento del fatturato e dell'utile operativo rispetto al 2009.
Male invece è andata all'olandese TNT (-3,69%) e alla teutonica Metro (-2,35%), peggiori titoli dei rispettivi listini In entrambi i casi a far storcere il naso al mercato il calo dei profitti.