Borse europee senza verve: dato inflazione Cina rassicura. In Italia dossier Imu in primo piano

Prevale la cautela nell’ultima seduta della settimana nel Vecchio Continente. In avvio di contrattazioni le principali Borse europee si muovono sulla linea della parità, mostrando dei rialzi contenuti: a Parigi il Cac guadagna lo 0,1% a 4.066,5, mentre il Ftse 100 registra un +0,2% a 6.545 punti. Il Dax sale dello 0,2% a 8.332,5.
L’inflazione cinese rassicura i mercati
A rassicurare e dare sollievo agli investitori i dati arrivati stamattina dalla Cina, in particolare quello sull’inflazione che è rimasta stabile a luglio. L’indice dei prezzi al consumo ha fatto segnare durante il mese scorso un +2,7% annuo, lievemente sotto il +2,8% indicato dagli analisti.
Buone nuove anche dalla produzione industriale dell’ex Celeste impero che ha battuto le attese del mercato registrando nel mese di luglio un +9,7% annuo rispetto al +8,9% di giugno. Le stime di consensus erano ferme a +8,9%.
E infine progresso del 13,2% annuo per le vendite al dettaglio cinesi a luglio. Un dato che è inferiore al +13,3% del mese precedente e al +13,5% delle stime di consensus.
Italia: dibattito Imu in primo piano
Anche Piazza Affari, emulando le ‘cugine continentali’, apre la seduta odierna senza verve: poco dopo le 9.15 il Ftse Mib avanza dello 0,11% a 17.164,71. Il mercato obbligazionario sembra al momento snobbare queste notizie. Anzi, lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco continua a scendere e si porta sotto quota 250 punti base. Si tratta dei minimi da maggio.
L’agenda macroeconomica tricolore prevede oggi la bilancia commerciale di giugno e la lettura finale dell‘inflazione di luglio che non dovrebbe riservare sorprese.
In Italia sono due i temi che continuano a tenere banco: da una parte le vicende giudiziarie dell’ex premier Silvio Berlusconi e dall’altra il nodo Imu. Su questo delicato fronte ieri ha detto la sua il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. A sorpresa Saccomanni ha rotto ogni indugio e ha presentato il dossier sulle ipotesi di riforma della tanto discussa tassa sulla casa. Nove le ipotesi di modifica messe sul piatto. Quanto alla proposta di esenzione totale dall’Imu per l’abitazione principale “non sembra pienamente giustificabile sul piano dell’equità ed efficienza del tributo, come peraltro emerge anche dalle audizioni di esperti (Copaff, Banca d’Italia) e dalle raccomandazioni del Fondo monetario internazionale” si legge nel dossier preparato da Via XX settembre.