Borse europee, partenza positiva per i listini. Attesa per i dati macro di giornata
Partenza positiva per i principali listini europei in attesa dei dati macro in uscita nel corso della giornata. In questo momento il Ftse 100 sale dello 0,62% a 6395,4 punti, mentre il Dax e il Cac40 guadagnano rispettivamente lo 0,21% a 11406,2 e lo 0,16% a 4965,5.
In mattinata è attesa la diffusione del Pmi manifatturiero delle principali economie europee, oltre al tasso di disoccupazione e al Pil per l'Italia. Sempre per la zona euro alle 11 l'appuntamento è con il tasso di disoccupazione. Dagli Stati Uniti è invece in arrivo la spesa edilizia e l'Ism manifatturiero.
Gli operatori non perdono di vista quello che il market mover della settimana, ossia la riunione di giovedì prossimo della banca centrale europea (Bce) durante la quale potrebbero arrivare nuovi annunci di stimoli a sostegno dell'economia di eurolandia.
"Le nostre aspettative sulle prossime manovre Bce propendono per un taglio dei tassi di interessi sui depositi di 15 punti base (dal -0,2% attuale) - commenta Vincenzo Longo, Market Strategist di Ig -. Crediamo che questa eventualità sia già completamente prezzata dal mercato, dato che in questo momento i tassi di interesse sui titoli governativi con scadenze fino ai 2 anni in Europa sono tutte sotto zero". Secondo Longo, quello che il mercato non sconta, o almeno, prezza con una probabilità del 50%, riguarda la revisione del piano di Quantitative Easing (QE). "Nuovi annunci su questo fronte potrebbero riguardare sia un'estensione della durata di almeno sei mesi sia l'introduzione di nuovi asset oggetto di acquisto - spiega - Ovviamente quest'ultimo step implicherebbe l'innalzamento automatico degli acquisti mensili almeno a 75/80 miliardi di euro".
In mattinata è attesa la diffusione del Pmi manifatturiero delle principali economie europee, oltre al tasso di disoccupazione e al Pil per l'Italia. Sempre per la zona euro alle 11 l'appuntamento è con il tasso di disoccupazione. Dagli Stati Uniti è invece in arrivo la spesa edilizia e l'Ism manifatturiero.
Gli operatori non perdono di vista quello che il market mover della settimana, ossia la riunione di giovedì prossimo della banca centrale europea (Bce) durante la quale potrebbero arrivare nuovi annunci di stimoli a sostegno dell'economia di eurolandia.
"Le nostre aspettative sulle prossime manovre Bce propendono per un taglio dei tassi di interessi sui depositi di 15 punti base (dal -0,2% attuale) - commenta Vincenzo Longo, Market Strategist di Ig -. Crediamo che questa eventualità sia già completamente prezzata dal mercato, dato che in questo momento i tassi di interesse sui titoli governativi con scadenze fino ai 2 anni in Europa sono tutte sotto zero". Secondo Longo, quello che il mercato non sconta, o almeno, prezza con una probabilità del 50%, riguarda la revisione del piano di Quantitative Easing (QE). "Nuovi annunci su questo fronte potrebbero riguardare sia un'estensione della durata di almeno sei mesi sia l'introduzione di nuovi asset oggetto di acquisto - spiega - Ovviamente quest'ultimo step implicherebbe l'innalzamento automatico degli acquisti mensili almeno a 75/80 miliardi di euro".