News Asset Class Indici e quotazioni Borse europee in rosso, in evidenza il possibile matrimonio tra il LSE e Deutsche Boerse

Borse europee in rosso, in evidenza il possibile matrimonio tra il LSE e Deutsche Boerse

Pubblicato 23 Febbraio 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:44
Prese di beneficio, la contrazione registrata dall'indice tedesco Ifo (sceso da 107,3 a 105,7 punti) e il ritracciamento del greggio (-3,32% a 33,54$). Questi gli ingredienti che hanno spinto al ribasso l'azionario di Eurolandia. Sull'oro nero a pesare sono state le parole del Ministro del Petrolio Saudita, Ali Al-Naimi, che ha escluso con forza l'ipotesi di un taglio della produzione di greggio.

Il listino londinese ha così chiuso in calo dell'1,25% a 5.962,31 punti, il Dax è sceso dell'1,64% a 9.416,77 e l'accoppiata formata da Cac40 e Ibex ha lasciato rispettivamente sul campo l'1,4 e l'1,42% a 4.238,42 e 8.267,6 punti.

La notizia del giorno è rappresentata dal possibile matrimonio tra il London Stock Exchange (+12,87%) e Deutsche Boerse (+3,22%). "Alla luce del recente andamento del titolo LSE -riporta una nota della società londinese- il board del LSE e quello di Deutsche Boerse confermano di essere in trattative approfondite in relazione a una possibile fusione tra pari". Il progetto di fusione prevede la creazione di una nuova holding: agli azionisti di Deutsche Boerse sarà assegnato il 54,4% del capitale della società scaturente dalla fusione mentre a quelli della società britannica andrà il restante 45,6%. Si tratta di uno scambio carta contro carta: saranno assegnate 0,4421 nuove azioni per ogni titolo London Stock Exchange detenuto mentre nel caso della società tedesca il concambio sarà 1:1.

In evidenza anche la francese Danone (+4,04%) che ha chiuso il 2015 con utili in progresso del 14,6% a 1,28 miliardi di euro e vendite in aumento del 6% a 22,41 miliardi di euro. Rosso del 3,69% per Swiss Re, che nonostante un risultato netto in aumento del 31% paga pegno all'addio del Ceo Michel Lies, e -6,73% di Standard Chartered che ha visto l'utile lordo scendere dell'84%.