Borse europee contrastate, nuovi minimi dal 2009 per il greggio
Avvio di settimana contrastato per i listini europei. La notizia del giorno è rappresentata dal nuovo calo del greggio nella prima seduta post-Opec: dopo la decisione del Cartello con sede a Vienna di confermare l'output produttivo a 30 milioni di barili giornalieri, il Brent si è spinto fino a 41,05 dollari il barile e il Wti è sceso a 37,88 dollari. Per entrambi i benchmark si tratta dei livelli minori dal primo trimestre del 2009.
Penalizzato dalle vendite sui titoli legati alle risorse di base, il Ftse100 ha terminato in rosso dello 0,24% a 6.223,52 punti mentre l'Ibex è sceso dello 0,36% a 10.042,4. Segni più invece per Cac40, +0,88% a 4.756,41, e Dax, +1,25% a 10.886,09 punti. A livello di singole performance, peggior seduta dal 2011 per Electrolux (-15,07%), crollata a seguito della decisione di General Electric (GE) di non cedere il proprio business elettrodomestici alla casa svedese.
Penalizzato dalle vendite sui titoli legati alle risorse di base, il Ftse100 ha terminato in rosso dello 0,24% a 6.223,52 punti mentre l'Ibex è sceso dello 0,36% a 10.042,4. Segni più invece per Cac40, +0,88% a 4.756,41, e Dax, +1,25% a 10.886,09 punti. A livello di singole performance, peggior seduta dal 2011 per Electrolux (-15,07%), crollata a seguito della decisione di General Electric (GE) di non cedere il proprio business elettrodomestici alla casa svedese.