Borse europee caute in attesa dei dati sul lavoro Usa
Partenza debole per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della giornata delle banche centrali che non hanno riservato sorprese. La Bank of Japan ha confermato la propria politica monetaria e l’ammontare di acquisto di asset finché sarà in grado di ottenere l’obiettivo del 2% a livello di inflazione. La BoJ ha inoltre alzato leggermente le aspettative relative alla congiuntura del Paese evidenziando come sia in atto una moderata ripresa. Mosse in linea con le attese anche per la Bank of England, che ha lasciato i tassi di interesse invariati al minimo storico dello 0,50%. Il costo del denaro è fermo su questi livelli dal 2009. La Boe ha anche confermato il piano di acquisto asset a 375 miliardi di sterline. Da parte sua, il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi, nel mantenere i tassi fermi allo 0,50% ha confermato il proseguimento di una politica monetaria accomodante finché sarà necessario. Il numero uno dell’Eurotower ha inoltre annunciato che i saggi rimarranno agli attuali livelli o più bassi per un lungo periodo di tempo. Nel frattempo si apre la seconda giornata di riunione del G20 in corso a San Pietroburgo in Russia. Ieri, il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha annunciato che il processo di ripresa dell’economia italiana è in corso, aggiungendo come l’Italia stia uscendo dalla fase di recessione.
A Piazza Affari il Ftse Mib segna un ribasso dello 0,20% a 16.809 punti. Simile andamento per le altre piazze del Vecchio Continente: a Francoforte il Dax cede lo 0,35%, il londinese Ftse100 arretra dello 0,20%, il francese Cac40 scende dello 0,29% mentre a Madrid l’Ibex35 mostra una flessione dello 0,17%.
Dal fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund questa mattina è partito in area 252 punti base, con il rendimento del Btp decennale intorno al 4,55%. Il differenziale dei titoli di Stato decennali italiani e tedeschi riduce così le distanze con i Bonos spagnoli con uno spread di 258 punti e un rendimento del 4,62%. L’agenda macro oggi prevede dall’ Eurozona la diffusione della produzione industriale in Germania a luglio.
Oggi dati lavoro Usa
L’attenzione però sarà concentrata sui dati sul lavoro mensili in arrivo questo pomeriggio dagli Stati Uniti, particolarmente importanti per conoscere meglio gli orientamenti della futura politica monetaria della Fed. Secondo le attese degli analisti le non-farm payrolls, ossia i nuovi posti di lavoro nel settore non agricoli, ad agosto dovrebbero crescere a 180 mila unità dalle precedenti 162 mila unità. Il tasso di disccupazione ad agosto dovrebbe invece mantenersi stabile al 7,4%. “Nonostante le borse europee sembrino inclini a mantenere un tono piuttosto moderato oggi, con i trader fermi in attesa del dato Usa sui Non Farm Payrolls e di qualche notizia proveniente dal G20, i mercati valutari si stanno posizionando nella convinzione che la Fed dia il via al processo di ‘tapering’ già nel corso della sua prossima riunione e potrebbero essere proprio i dati di questa sera a rimuovere ogni dubbio”. Questo il commento di Michael Hewson (Senior Market Analyst) e Ric Spooner (Chief Market Analyst) di CMC Markets.
“In molti infatti ora credono che la Fed inizi a credere che ormai aggiungere ulteriori acquisti al già poderoso QE in atto non possa che sortire un effetto limitato e, considerati i rischi di lungo termine che acquisti prolungati potrebbero avere sia sul bilancio della Fed che sull’inflazione, è ragionevole che possa iniziare a credere che sia meglio invertire subito la marcia. Al contrario – proseguono gli analisti – un dato particolarmente debole dei NFP di questa sera, potrebbe rendere più difficile questo compito: da aprile ad oggi gli Usa hanno creato di media 180.000 nuovi posti di lavoro al mese e, a meno che il dato di oggi non indichi una tendenza significativamente al ribasso, la banca centrale americana potrebbe iniziare a diminuire gli acquisti straordinari già tra due settimane”.