Notizie Notizie Mondo Borse europee ai massimi delle ultime tre settimane, gli investitori esorcizzano la paura

Borse europee ai massimi delle ultime tre settimane, gli investitori esorcizzano la paura

7 Dicembre 2010 10:37

Listini europei ai massimi delle ultime tre settimane. E’ l’accordo sul rinnovo degli sgravi fiscali negli Stati Uniti, visto come uno degli stimoli dell’economia Usa, a dare smalto alle Borse continentali dopo giorni ad alta tensione. Intorno alle 11,30  il Dax tedesco è in rialzo dell’1,15%, mentre il Cac 40 francese e il Ftse 100 britannico avanzano rispettivamente dell’1,97% e dell’1,03%. Anche Milano sale con il Ftse Mib in rialzo dell’1,18% a 20.165 punti


Gli investitori cercano di esorcizzare le paure e mettono da parte, almeno per il momento, i timori per la crisi del debito pubblico in Europa, dopo che i ministri delle finanze del Vecchio Continente hanno escluso la necessità di un aiuto immediato per Portogallo e Spagna o quella di aumentare il fondo salva-Stati da 750 miliardi di euro. Secondo un analista di Wgz, citato dall’agenzia Bloomberg, l’estensione dei tagli fiscali varati sotto l’amministrazione Bush “probabilmente spingerà la ripresa”.

 

Nel dettaglio il presidente americano, Barack Obama, si è detto disponibile alla proroga in cambio di un’estensione dell’assicurazione federale sulla disoccupazione e di un taglio delle tasse sulle buste paga per un valore di 120 miliardi di dollari.  A sostenere il sentiment in Europa segnalano nelle sale operative questa mattina sono stati anche i dati sulla produzione industriale in Gran Bretagna, cresciuta ad ottobre del doppio rispetto alle previsioni degli economisti.

 

La produzione manifatturiera inglese a ottobre è cresciuta dello 0,6% congiunturale, superando le stime degli analisti che erano per un +0,3% e accelerando dallo 0,2% di settembre.Su anno l’aumento dell’output è del 5,8% contro il 5,4% stimato. La produzione industriale complessiva è invece in calo dello 0,2% su mese contro il +0,3% previsto, con un incremento annuo del 3,3% (3,9% previsto).

In realtà sono in molti ancora a non voltare le spalle alla cautela nel giorno dell’approvazione della Finanziaria irlandese, mentre rimbalza la notizia della formalizzazione dell’accordo tra i ministri delle finanze Ue sul piano di aiuti a Dublino. Il pacchetto è di 85 miliardi di cui 35 saranno destinati specificatamente alle banche. E sull’attesa per l’approvazione del budget irlandese si rafforza l’euro rispetto al dollaro. Salvo sorprese dell’ultimo minuto la manovra voluta dall’esecutivo di Cowen dovrebbe dunque essere in dirittura d’arrivo. Il voto di oggi resta un passaggio molto delicato nel percorso che porta l’Irlanda alla fuga dal baratro.


Per azionare il pacchetto di aiuti internazionali da 85 miliardi, su cui si pronunceranno in via definitiva i ministri Ue a Bruxelles, Dublino non ha altra scelta: deve approvare un programma di risanamento dei conti che comporterà tagli per 6 miliardi nel 2011. Una bocciatura della Finanziaria oggi porterebbe a elezioni anticipate facendo precipitare la situazione del Paese.  “Penso che ci sia un desiderio condiviso che la finanziaria passi”, commenta Dermot O’Leary, capo economista presso Goodbody Stockbrokers a Dublino. “E’ molto probabile che verrà votata, ma c’è anche una possibilità che il rischio politico si faccia più pressante”. Senza una chiara direzione il pacchetto di aiuti garantito dall’FMI e dalla UE rischierebbe di essere sospeso.