Borsa Tokyo -1,4%, ma occhio a rally Mitsubishi Motors. Hong Kong in ripresa dopo tonfo -8% in due sedute ma Tencent ancora giù

Dopo un tonfo dell'8% sofferto nelle ultime due sessioni, l'indice Hang Seng è riuscito a riprendersi, con un rialzo attorno a +0,72%.
La borsa di Hong Kong ha pagato nelle ultime sessioni la stretta che è arrivata dalle autorità di Pechino, e che ha colpito sia alcuni nomi noti del mondo delle Big Tech, come Didi e Tencent, che il settore delle scuole private.
Alcuni titoli sono riusciti oggi a resistere ai sell ma Tencent è capitolata di nuovo, perdendo fino a -3,73%. Xpeng, produttore di auto elettriche, è affondato di quasi -13%, rispecchiando il tonfo simile sofferto a Wall Street.
In generale, a pesare sull'azionario asiatico sono anche le preoccupazioni per la variante Delta, che hanno portato l'area dell'Australia Greater Sydney a estendere le restrizioni sulla mobilità di altre quattro settimane.
La Corea del Sud, inoltre, ha assistito oggi al numero record di contagi Covid su base giornaliera.
Protagonisti oggi non solo i titoli cinesi ma anche i titoli del colosso delle auto giapponese Mitsubishi Motors, in rally di oltre +8% dopo che la società ha rivisto al rialzo l'outlook sugli utili operativi dell'anno fiscale che terminerà il 31 marzo del 2022 del 33,3%.
Ma la borsa di Tokyo si è allineata al sentiment improntato alla cautela, con l'indice Nikkei 225 in calo dell'1,4% circa; Shanghai ha fatto -0,37%, Sidney -0,57%, Seoul -0,18%
Tornando ai titoli finiti nel mirino delle autorità di Pechino, lunedì scorso è arrivata la notizia dell'attacco sferrato dalla Cina a Tencent: un vero e proprio impero di business, che compare tra le 10 società quotate in Borsa più valutate al mondo, con una capitalizzazione di $680 miliardi.
Pechino ha ordinato al gigante Internet di rinunciare agli accordi di esclusiva che ha siglato con le grandi major discografiche, nell'ambito di una stretta che continua a portare avanti contro le attività presunte di monopolio. Nei giorni precedenti gli attacchi avevano visto protagonista Didi, l'Uber cinese che ha osato lanciare un'operazione di Ipo a Wall Street, minacciata anche di delisting dal mercato. La Cina ha reso più stringenti anche le regole che disciplinano il comparto delle scuole private.
La borsa di Hong Kong ha pagato nelle ultime sessioni la stretta che è arrivata dalle autorità di Pechino, e che ha colpito sia alcuni nomi noti del mondo delle Big Tech, come Didi e Tencent, che il settore delle scuole private.
Alcuni titoli sono riusciti oggi a resistere ai sell ma Tencent è capitolata di nuovo, perdendo fino a -3,73%. Xpeng, produttore di auto elettriche, è affondato di quasi -13%, rispecchiando il tonfo simile sofferto a Wall Street.
In generale, a pesare sull'azionario asiatico sono anche le preoccupazioni per la variante Delta, che hanno portato l'area dell'Australia Greater Sydney a estendere le restrizioni sulla mobilità di altre quattro settimane.
La Corea del Sud, inoltre, ha assistito oggi al numero record di contagi Covid su base giornaliera.
Protagonisti oggi non solo i titoli cinesi ma anche i titoli del colosso delle auto giapponese Mitsubishi Motors, in rally di oltre +8% dopo che la società ha rivisto al rialzo l'outlook sugli utili operativi dell'anno fiscale che terminerà il 31 marzo del 2022 del 33,3%.
Ma la borsa di Tokyo si è allineata al sentiment improntato alla cautela, con l'indice Nikkei 225 in calo dell'1,4% circa; Shanghai ha fatto -0,37%, Sidney -0,57%, Seoul -0,18%
Tornando ai titoli finiti nel mirino delle autorità di Pechino, lunedì scorso è arrivata la notizia dell'attacco sferrato dalla Cina a Tencent: un vero e proprio impero di business, che compare tra le 10 società quotate in Borsa più valutate al mondo, con una capitalizzazione di $680 miliardi.
Pechino ha ordinato al gigante Internet di rinunciare agli accordi di esclusiva che ha siglato con le grandi major discografiche, nell'ambito di una stretta che continua a portare avanti contro le attività presunte di monopolio. Nei giorni precedenti gli attacchi avevano visto protagonista Didi, l'Uber cinese che ha osato lanciare un'operazione di Ipo a Wall Street, minacciata anche di delisting dal mercato. La Cina ha reso più stringenti anche le regole che disciplinano il comparto delle scuole private.