News Notizie Mondo Bombardier: contratto da 340 mln per costruire treni ad alta velocità in Cina

Bombardier: contratto da 340 mln per costruire treni ad alta velocità in Cina

Pubblicato 2 Settembre 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:39
I mercati, che stanno seguendo in questi giorni le dichiarazioni in arrivo dal Wef di Davos, guardano oggi anche alla riunione della Banca centrale europea (Bce). In attesa del comunicato ufficiale della Bce e delle dichiarazioni del presidente, Mario Draghi, sono in aumento coloro che si attendono una conferenza stampa "focalizzata" sul tema cambio. "Il cambiamento di guidance (mettere la conclusione del QE su un pilota automatico e depotenziarne il legame con l’andamento macroeconomico) è in arrivo ma quasi certamente non sarà esplicitata già ora ma presumibilmente pre-annunciata per marzo. Tutto questo però è passato in secondo piano con l'euro/dollaro che è salito in un mese da 1,18 a 1,24". È di questo parere Alessandro Balsotti, head of asset management Jci Capital Limited, secondo il quale "il focus del mercato a questo punto sarà sulle esternazioni di Draghi (spontanee o indotte) a tema forex".

Balsotti fornisce due spunti sul tema. "In questa fase, a differenza del movimento del cambio 1,08-1,15 del secondo trimestre/inizio terzo del 2017 a valle della vittoria di Macron, il driver è la debolezza del dollaro non più di tanto la forza dell’euro - suggerisce l'esperto -. Qui Draghi potrebbe avere un argomento (a favore dei rialzisti valuta unica/biglietto verde) per sminuire la portata del movimento recente, perlomeno agli occhi della politica monetaria. In secondo luogo la perdita di correlazione tra forex e differenziale di tasso comporta anche che le politiche (e le dichiarazioni) dei banchieri centrali siano destinate ad avere un impatto minore sui cambi (a meno che siano dichiarazioni esplicite sulle politiche valutarie)".