Bollettino Bce: migliorano stime su Pil e disoccupazione, tassi rimarranno bassi a lungo
Migliorano le aspettative sull’economia e sulla disoccupazione nella zona euro. E’ quanto emerge dai risultati dell’ultima Survey of Professional Forecasters (SPF) per il quarto trimestre del 2013, condotta tra il 16 e il 22 ottobre 2013, presso economisti di istituzioni private, pubblicata nel bollettino mensile della Banca centrale europea (Bce).
Il Consiglio direttivo della Bce, che nell’ultima riunione ha deciso di tagliare il costo del denaro al minimo storico, portandolo dallo 0,50% allo 0,25%, conferma che i tassi d’interesse resteranno ai livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo. “Tale aspettativa continua a fondarsi su prospettive di inflazione nel complesso moderate anche nel medio termine – si legge nel rapporto – tenuto conto della debolezza generalizzata dell’economia e della dinamica monetaria contenuta”. L’istituto guidato da Mario Draghi ribadisce che la crescita dovrebbe “continuare a recuperare a un ritmo modesto, in particolare per effetto di un graduale incremento della domanda interna sostenuta dall’orientamento accomodante di politica monetaria”.
In tale scenario la Bce è “pronta a considerare tutti gli strumenti disponibili e, in tale contesto, ha deciso di seguitare a condurre le operazioni di rifinanziamento principali (ORP) mediante aste a tasso fisso con piena aggiudicazione degli importi richiesti, finché ciò sarà necessario e almeno sino al termine del sesto periodo di mantenimento del 2015, il 7 luglio 2015”.
Pil, inflazione, disoccupazione: ecco le nuove stime in arrivo da Francoforte
Ma veniamo alle previsioni trimestrali snocciolate dagli esperti di Francoforte. Sul fronte inflazione gli economisti si attendono per il 2013, 2014 e 2015 rispettivamente 1,4%, 1,5% e 1,6%, con una revisione al ribasso rispetto alla rilevazione precedente pari a 0,1 e 0,2 punti percentuali per il 2013 e il 2015 rispettivamente e confermando invece le aspettative per il 2014.
Rispetto all’indagine precedente, le aspettative di crescita del Prodotto interno lordo (Pil) sono state ritoccate verso l’alto di 0,2 punti percentuali per il 2013, passando a -0,4%, e di 0,1 punti percentuali per l’anno prossimo, arrivando all’1%, mentre sono rimaste invariate all’1,5% per il 2015.
Quanto alla disoccupazione gli esperti indicano un tasso al 12,1% per l’anno in corso e il 2014 e all’11,5% per il 2015. “Questi livelli riflettono, con un po’ di ritardo, l’andamento previsto di moderata ripresa economica e indicano nel confronto con l’indagine precedente una correzione al ribasso di 0,2 e 0,3 punti percentuali, rispettivamente” si legge nel bollettino diffuso oggi dalla Bce.
Sussistono rilevanti ostacoli di finanziamento per le Pmi
Nella zona euro rimangono “ostacoli rilevanti” di finanziamento per piccole e medie imprese. Secondo quanto emerge dall’ultimo bollettino Bce “il 65% delle Pmi dell’area dell’euro ha dichiarato di aver ricevuto l’intero importo richiesto in prestito (invariato rispetto al periodo precedente, mentre il 12% si è visto rifiutare il credito richiesto e l’8% di aver ricevuto soltanto una parte dell’importo desiderato”.