Bnl in primo piano, Mps possibilista su alleanza industriale
Bnl in primo piano sull'S&P. Il titolo dell'istituto guidato da Luigi Abete sale dell'1,25%, scambiando a 2,18 euro. "L'azione è diventata carissima, ma ci sono operatori che entrano oggi su Bnl, sperando di trarre profitto dalla speculazione", spiegano a Spystocks alcuni gestori. In effetti sul mercato continua a tenere banco l'affaire governance. E a far drizzare le orecchie degli investitori le parole di Pier Luigi Fabrizi, presidente di Mps. La Banca Monte dei Paschi di Siena ha detto di escludere un'ipotesi di fusione con Bnl, ma è comunque "disponibile a valutare l'eventualità di un contributo industriale". Lo ha dichiarato venerdì scorso Fabrizi, all'indomani delle voci di una possibile convocazione del consiglio di amministrazione per il prossimo 24 marzo con all'ordine del giorno il "dossier" Bnl. Se la vicenda prenderà questa piega, Banca d'Italia canterà vittoria. Non è infatti mistero che il governatore vorrebbe che l'istituto senese si schierasse a favore del contropatto del mattone guidato da Gaetano Caltagirone proprio in veste di partner industriale. La mossa metterebbe all'angolo il patto storico, in particolare il socio spagnolo del Bbva e dunque l'italianità di Bnl sarebbe salva.