BlackRock è primo azionista anche di Banco Popolare. Viganò, compreremo ancora
Non si ferma lo shopping di BlackRock in Italia. Da una comunicazione inviata alla Consob è emerso che la più grande società di amministrazione del risparmio al mondo ha acquistato il 6,851% di Banco Popolare con un’operazione datata 31 marzo, giorno dell’avvio dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi dell’istituto di credito e giorno del balzo di quasi il 16% del titolo a Piazza Affari. La partecipazione, che fa del colosso statunitense il primo azionista del Banco, è detenuta tramite 17 società di gestione del risparmio controllate dalla stessa BlackRock. D’altronde era stato lo stesso Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato di Banco Popolare ad aver dato, prima della partenza della ricapitalizzazione, il benvenuto ai fondi esteri nel capitale della banca.
Quest’utimo acquisto fa lievitare a oltre 4 miliardi di euro il valore delle partecipazioni complessive detenute dal fondo Usa nelle principali banche italiane. BlackRock è già infatti primo azionista di Unicredit con un quota del 5,25% e del Monte dei Paschi con il 5,75% e secondo azionista di Intesa Sanpaolo con una partecipazione del 5%. Non solo. L’asset manager americano è presente anche nel capitale di Azimut con una quota del 5%, in Telecom Italia (4,8%), Prysmian (4,9%) e Atlantia (4,9%).
“BlackRock è una grande opportunità di investimento“. Così Andrea Viganò, country head in Italia del fondo Usa, che in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, spiega le linee guida che la società segue per un investimento. “Fattori tecnici, prospettive di redditività, valutazioni dei titoli, governance delle aziende, affidabilità e liquidità dei mercati. Siamo consulenti dei clienti, operatori di mercato e veicoli di crescita per le piazze finanziarie e per le stesse aziende in cui investiamo. Non siamo attivisti e non vogliamo condizionare i board“. Viganò poi annuncia che gli acquisti non sono finiti qui. BlackRock continuerà a comprare ma mai con il fine di destabilizzare. “L’Italia, il suo mercato, le aziende medie e grandi dell’energia, delle telecomunicazioni, del credito o del settore manifatturiero sono estremamente attraenti non solo in termini di valutazioni, ma anche per fattori speriamo più strutturali, comne le riforme e le privatizzazioni”. E precisa: “Non facciamo cordate, scalate o ingerenze, puntiamo solo al valore di lungo termine“.
Reagisce male Banco Popolare a Piazza Affari. Il titolo sul Ftse Mib cede al momento lo 0,89% a 15,46 euro.