Bitcoin balza ai nuovi record, alert inflazione USA infiamma anche oro e argento. Salgono probabilità rialzo tassi Fed entro metà 2022

Nuovi record per il bitcoin in scia al nuovo aumento delle pressioni inflattive. Il prezzo della criptovaluta si è spinto fino a 68.990 dollari, ai nuovi massimi assoluti. Subito dopo la diffusione del dato sull'inflazione Usa, schizzata ai massimi dal 1990, il bitcoin ha guadagnato circa 3.000 $, con gli investitori che stano acquistando gli asset percepiti come riserva di valore come bitcoin, oro (+1,5% a 1. 857 $) e argento (+3,57% a 25,163 $).
Il bitcoin ha segnato oltre +40% da ottobre e secondo gli analisti di JP Morgan il rally è stato dettato principalmente dalle crescenti aspettative di inflazione e all'attrattiva del bitcoin come copertura contro l'aumento dei prezzi.
L'inflazione Usa a ottobre è balzata dello 0,9% su base mensile, più del rialzo dello 0,6% atteso dal consensus, schizzando del 6,2% su base annua, livello più alto dal 1990. L'inflazione core, ovvero depurata dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi energetici e alimentari, è aumentata dello 0,6%, rispetto al +0,4% stimato, portando a +4,6% il dato su base annua dal +4% di settembre. Secondo Bloomberg, il 'tasso di pareggio' a cinque anni degli Stati Uniti – un indicatore delle aspettative di inflazione nei prossimi cinque anni, come derivato dagli indicatori del mercato obbligazionario – è balzato sopra il 3%, il più alto almeno dal 2001. I trader nel mercato dei contratti futures sul tasso di interesse chiave della Federal Reserve ora vedono una probabilità del 38% di un aumento dei tassi nel giugno 2022 rispetto al 28% prima che uscisse il report sull'inflazione. Ieri il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato che la banca centrale statunitense potrebbe alzare i tassi due volte nel 2022 dopo aver concluso il QE da 120 mld $ al mese.
Il bitcoin ha segnato oltre +40% da ottobre e secondo gli analisti di JP Morgan il rally è stato dettato principalmente dalle crescenti aspettative di inflazione e all'attrattiva del bitcoin come copertura contro l'aumento dei prezzi.
L'inflazione Usa a ottobre è balzata dello 0,9% su base mensile, più del rialzo dello 0,6% atteso dal consensus, schizzando del 6,2% su base annua, livello più alto dal 1990. L'inflazione core, ovvero depurata dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi energetici e alimentari, è aumentata dello 0,6%, rispetto al +0,4% stimato, portando a +4,6% il dato su base annua dal +4% di settembre. Secondo Bloomberg, il 'tasso di pareggio' a cinque anni degli Stati Uniti – un indicatore delle aspettative di inflazione nei prossimi cinque anni, come derivato dagli indicatori del mercato obbligazionario – è balzato sopra il 3%, il più alto almeno dal 2001. I trader nel mercato dei contratti futures sul tasso di interesse chiave della Federal Reserve ora vedono una probabilità del 38% di un aumento dei tassi nel giugno 2022 rispetto al 28% prima che uscisse il report sull'inflazione. Ieri il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato che la banca centrale statunitense potrebbe alzare i tassi due volte nel 2022 dopo aver concluso il QE da 120 mld $ al mese.