Best Union costretta a ridurre n° azioni messe in vendita, prezzo al minimo della forchetta
Si sa che "mala tempora currunt" per le Ipo. Dopo che già la società aveva prorogato i tempi dell'offerta al 15 maggio, nella speranza di attrarre un maggior numero di investitori vista la "delicata" fase di mercato, Best Union Company rende noto di avere deciso, d'intesa con Banca Akros e Banca Aletti, di ridurre il numero di titoli ceduti dagli azionisti venditori da 780 mila a 390 mila, fermo restando il numero delle azioni derivanti dall'aumento di capitale. "In tal modo - si apprende da una nota - si è inteso garantire pienamente alla società i mezzi necessari per sostenere il proprio piano di sviluppo e di crescita". Best Union Company rende altresì noto che, in relazione a questa offerta "ritoccata", la domanda è stata 1,1 volte. Il prezzo è stato fissato in 3,40 euro per azione, al limite minimo della forchetta, che era stata individuata tra 4 e 3,4 euro. Il controvalore del lotto minimo di adesione è dunque pari ad 1.700 euro, mentre quello del lotto minimo di adesione maggiorato a 8.500 euro. La capitalizzazione della società, calcolata sulla base del prezzo di offerta, è pari a 31,5 milioni di euro (e nel caso di integrale esercizio della greenshoe pari a 33,3 milioni). Il debutto a Piazza Affari è in calendario per il 20 maggio.