Notizie Notizie Mondo Bce: oggi la riunione. Nessuna mossa attesa, ma possibile un altro Ltro

Bce: oggi la riunione. Nessuna mossa attesa, ma possibile un altro Ltro

2 Ottobre 2013 08:36
Sale l’attesa per la riunione odierna della Banca centrale europea (Bce), che si terrà non a Francoforte, come di consueto, ma a Parigi. L’istituto annuncerà la sua decisione di politica monetaria alle 13.45 ore italiane, a cui seguirà la conferenza stampa del governatore, Mario Draghi, alle 14.30. Il mercato non si aspetta nessuna novità, ma una conferma dei tassi di interesse all’attuale minimo storico dello 0,50%. Tuttavia, qualche spunto poterebbe arrivare dalle parole di Draghi. Secondo alcuni analisti infatti, il numero uno dell’Eurotower potrebbe varare un altro flusso di liquidità straordinario per sostenere la ripresa.
“Da Parigi, dove oggi la Bce si riunisce per l’aggiornamento mensile, non ci si attende alcuna modifica dell’attuale politica monetaria, per quanto il rafforzamento recente dell’euro richieda al più presto un intervento verbale di Draghi sulla necessità di una sua svalutazione”, ha commentato oggi Michael Hewson, senior market analyst di CMC Markets. Tuttavia, secondo l’esperto, l’elemento valutario, insieme alla pur sempre debole convalescenza dell’economia europea, potrebbero convincere il numero uno della Bce a varare un altro Ltro (long term refinancing operation),  l’operazione di finanziamento a lungo termine.
Dello stesso parere anche Ing: “Una nuova azione non può essere esclusa. Se un nuovo taglio dei tassi è più difficile da giustificare, nuove operazioni sulla liquidità potrebbero essere una possibilità”. D’altronde solo settimana scorsa Draghi, in un intervento al Parlamento europeo, aveva aperto alla possibilità di un nuovo Ltro, se necessario. La Bce aveva offerto credito al sistema bancario nel dicembre 2011 e nel marzo 2012, per un valore complessivo poco oltre i 1.000 miliardi di euro e con scadenza a tre anni. Le due operazioni avrebbero aiutato le banche a onorare le proprie scadenze finanziarie. Ma il miglioramento nei livelli patrimoniali degli istituti di credito non si è ancora tradotto in flussi di credito più elevati verso famiglie e imprese.