Bce: mercati danno un’interpretazione dovish (analisti)
Le indicazioni arrivate ieri dalla riunione della Banca centrale europea (Bce) rimangono in primo piano sui mercati, e fioccano i commenti. "La Bce ha annunciato la chiusura dell’APP a dicembre 2018, dopo tre mesi di acquisti ridotti a 15 miliardi mensili. La decisione era largamente attesa", afferma gli esperti dell'ufficio studi di Intesa Sanpaolo rimarcando, tuttavia, che "i mercati hanno dato un’interpretazione dovish alla conferenza stampa, probabilmente perché Draghi si è impegnato a mantenere i tassi fermi fino a tutta l’estate del 2019 e perché ha ventilato che l’APP rimarrà fra gli strumenti di politica monetaria utilizzabili in futuro. Inoltre, la Bce si è lasciata un margine di flessibilità nel sentiero di chiusura degli acquisti. Anche il sentiero dei tassi, fermi almeno all’estate del prossimo anno, resta condizionato all’evoluzione dei dati".
Pur rimanendo "flessibile, comunque la Bce fa un altro passo importante verso la chiusura delle politiche straordinarie - sottolineano gli esperti -. Ma, considerando l’accelerazione della Fed e la prospettiva di tassi negativi in Europa ancora per almeno 15 mesi, si assisterà ancora un progressivo allargamento del differenziale tassi tra Usa ed eurozona che riteniamo sarà di freno al rafforzamento di euro/dollaro, come lo è stato negli ultimi mesi".
Pur rimanendo "flessibile, comunque la Bce fa un altro passo importante verso la chiusura delle politiche straordinarie - sottolineano gli esperti -. Ma, considerando l’accelerazione della Fed e la prospettiva di tassi negativi in Europa ancora per almeno 15 mesi, si assisterà ancora un progressivo allargamento del differenziale tassi tra Usa ed eurozona che riteniamo sarà di freno al rafforzamento di euro/dollaro, come lo è stato negli ultimi mesi".