Bce, Lagarde: ‘ripresa Pil Eurozona in III trim. sarà asimmetrica, incompleta, non equilibrata’
La ripresa del Pil dell'Eurozona, attesa per il terzo trimestre del 2020, sarà asimmetrica, incompleta, non equilibrata'. E' quanto ha detto Christine Lagarde, numero uno della Bce, nella conferenza stampa successiva alla riunione dell'Eurogruppo. Lagarde ieri ha innescato forti oscillazioni al rapporto di cambio euro-dollaro, che prima è balzato fino a $1,19, per poi ritracciare velocemente, azzerando praticamente il rally.
Nel corso della conferenza stampa successiva all'annuncio dei tassi da parte della Bce (lasciati invariati, così come sono stati lasciati invariati gli strumenti straordinari di politica monetaria accomodante, alcuni dei quali lanciati per far fronte al Covid-19, come il QE PEPP pandemico), Lagarde ha detto che il livello dell'euro "non è un target di politica" monetaria della banca centrale, non facendo parte del suo mandato.
Successivamente, la numero uno della Bce ha sottolineato che l'istituzione "monitorerà attentamente" il suo valore.
La Bce "valuterà in modo attento le informazioni in arrivo, inclusi gli sviluppi del tasso di cambio, riguardo alle sue implicazioni sull'outlook di medio termine dell'inflazione", ha precisato Lagarde.
A quel punto l'euro, che era balzato fino a $1,1917 in crescita dell'1% circa sul dollaro, ha fatto dietrofront, a $1,1825, vicino ai valori attorno ai quali oscillava prima del discorso di Christine Lagarde.
Nel corso della conferenza stampa successiva all'annuncio dei tassi da parte della Bce (lasciati invariati, così come sono stati lasciati invariati gli strumenti straordinari di politica monetaria accomodante, alcuni dei quali lanciati per far fronte al Covid-19, come il QE PEPP pandemico), Lagarde ha detto che il livello dell'euro "non è un target di politica" monetaria della banca centrale, non facendo parte del suo mandato.
Successivamente, la numero uno della Bce ha sottolineato che l'istituzione "monitorerà attentamente" il suo valore.
La Bce "valuterà in modo attento le informazioni in arrivo, inclusi gli sviluppi del tasso di cambio, riguardo alle sue implicazioni sull'outlook di medio termine dell'inflazione", ha precisato Lagarde.
A quel punto l'euro, che era balzato fino a $1,1917 in crescita dell'1% circa sul dollaro, ha fatto dietrofront, a $1,1825, vicino ai valori attorno ai quali oscillava prima del discorso di Christine Lagarde.