Bce, Lagarde: ‘inflazione rimane troppo alta, ulteriore indebolimento economia a fine anno e inizi 2023’
“L’inflazione (dell’area euro) rimane troppo alta”. E’ quanto ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi che oggi, per la seconda volta consecutiva, sono stati alzati di 75 punti base.
“La fiducia dei consumatori e delle aziende sta scendendo in modo rapido – ha detto Lagarde, aggiungendo di prevedere un “ulteriore indebolimento dell’economia alla fine dell’anno e all’inizio dell’anno prossimo”.
Questo, a causa “della domanda globale più debole e anche a causa della politica monetaria più restrittiva”.
“La ripresa della domanda del periodo post pandemia, nel settore dei servizi, sta rallentando”, ha detto ancora Lagarde. “Il mercato del lavoro ha performato bene ma con il rallentamento dell’economia è possibile una disoccupazione più alta” nel blocco.
In sostanza, ha detto la numero uno della Banca centrale europea, “abbiamo fatto progressi nel ridurre manovre accomodanti di politica monetaria”.
Oggi, giovedì 27 ottobre 2022, “il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 2,00%, al 2,25% e all’1,50%, con effetto dal 2 novembre 2022”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito della Bce.