Bce e scudo anti-spread, Gentiloni: ‘Ma serve anche una risposta di politica economica e di bilancio’
Uno scudo anti-spread non è sufficiente, serve una risposta della politica economica e di bilancio da parte dell'Un ione europea, come quella del Recovery Plan "Next Generation EU". E' quanto ha detto il Commissario agli Affari economici e monetari Ue Paolo Gentiloni, in un collegamento video con l'evento di presentazione del libro-biografia di Romano Prodi "Strana vita, la mia". L'evento si è tenuto presso l'Ambasciata d'Italia a Bruxelles.
"È il momento di mostrarsi forti e uniti, perché siamo in acque agitate sul piano economico. Dobbiamo mostrarci forti: ricordare, come ha ripetuto la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, che oltre a garantire il contrasto all'inflazione fra i compiti della Bce c'è anche quello di impedire la frammentazione e l'aumento più marcato delle differenze tra gli Stati membri. L'annuncio della Bce di oggi va questa direzione".
"Ma dobbiamo mostrarci forti - ha rimarcato Gentiloni - anche dal punto di vista economico" e "dobbiamo essere più uniti sulla nostra politica economica e di bilancio. Dobbiamo contrastare il rischio di divergenze eccessive fra i paesi dell'Eurozona, ma dobbiamo anche mettere in campo, sulla base dell'esperienza positiva del 'Next Generation EU', una nostra capacità di risposta comune ai problemi economici".
"È il momento di mostrarsi forti e uniti, perché siamo in acque agitate sul piano economico. Dobbiamo mostrarci forti: ricordare, come ha ripetuto la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, che oltre a garantire il contrasto all'inflazione fra i compiti della Bce c'è anche quello di impedire la frammentazione e l'aumento più marcato delle differenze tra gli Stati membri. L'annuncio della Bce di oggi va questa direzione".
"Ma dobbiamo mostrarci forti - ha rimarcato Gentiloni - anche dal punto di vista economico" e "dobbiamo essere più uniti sulla nostra politica economica e di bilancio. Dobbiamo contrastare il rischio di divergenze eccessive fra i paesi dell'Eurozona, ma dobbiamo anche mettere in campo, sulla base dell'esperienza positiva del 'Next Generation EU', una nostra capacità di risposta comune ai problemi economici".