Bce: Draghi, tassi di interesse allo 0,50% o più bassi per un lungo periodo di tempo
Nessuna sorpresa dalla Banca centrale europea (Bce), che ha mantenuto i tassi di interesse al minimo storico dello 0,50%, come da attese. Fermi anche il tasso sui depositi allo 0% e quello marginale all’1%. L’ultimo ritocco risale a circa un mese fa, quando la Bce aveva tagliato i tassi di riferimento di 0,25 punti base. Ma le novità non sono mancate. Durante la conferenza stampa il governatore, Mario Draghi, ha per la prima volta svelato la guidance della Bce, annunciando che “i tassi di interesse rimarranno allo 0,50% o più bassi per un lungo periodo di tempo”.
Quanto lungo? “Non significa sei mesi o un anno, ma un lungo periodo di tempo”, ha risposto Draghi durante la conferenza stampa a Francoforte. Una formulazione, appoggiata da tutti i membri del Consiglio dell’istituto centrale, che non esclude la possibilità in futuro che i tassi sui depositi (attualmente allo 0%) scivolino in territorio negativo. “Lo 0,50% non è il limite inferiore – ha precisato Draghi, senza lasciare spazio ai dubbi – dunque tra le opzioni future c’è anche la possibilità che i tassi sui depositi vadano in negativo”. La decisione odierna e quelle future saranno dettate guardando alla stabilità dei prezzi, agli indicatori economici e alla dinamica monetaria (M3 e flussi dei crediti).
La ripresa economica arriverà “più avanti nell’anno” e nel 2014. A sostenerla sarà il miglioramento graduale della domanda esterna, e di quella interna, sostenuta quest’ultima dalla politica accomodante della Bce e dalla bassa inflazione. “I rischi continuano a essere orientati al ribasso”, ha assicurato Draghi spiegando che a pesare potrebbero essere una domanda globale e interna più flebile e un rallentamento nell’implementazione delle riforme da parte dei governi. Per questo, il numero uno della Bce ha ribadito la necessità di attuare il più rapidamente possibile l’unione bancaria e il meccanismo di supervisione bancaria.