Basilea3: Abi, un eccesso rigore non deve frenare sviluppo e crescita
In vista della riunione odierna del Comitato di Basilea, che dovrebbe approfondire i nuovi coefficienti minimi di capitale degli istituti di credito, l’Associazione Bancaria Italiana chiede che si tenga conto del differente peso che le banche rivestono per il finanziamento dell’economia nei diversi Paesi.
L’Abi evidenzia che, se venisse introdotto un innalzamento degli attuali coefficienti minimi di patrimonio per le banche ne deriverebbe una penalizzazione dell’economia attraverso una diretta riduzione di risorse disponibili per il suo finanziamento. Secondo l’Abi è pertanto necessario prevedere un periodo transitorio sufficientemente lungo per l’introduzione nei nuovi criteri in linea con i tempi della ripresa economica. Il periodo transitorio sarà necessario anche per consentire di tener conto dei diversi modelli di business delle banche e dei differenti contesti nazionali, normativi e fiscali. Per le banche italiane, conclude l’Abi, è fondamentale che siano previste soluzioni che consentano, ai fini del computo del patrimonio di vigilanza, un equo trattamento degli avviamenti e delle imposte differite attive.