Banking Banana Skins 2008, la paura fa 90 – 2
"Benché alcuni partecipanti ritengano che ci sia stata una iper-reazione alla crisi - commenta David Lascelles, curatore della ricerca - la gran parte si rivela sfiduciata. Questa è in assoluto l'indagine Banana Skins più pessimista degli ultimi 10 anni. John Hitchins, capo della divisione bancaria nel Regno Unito di PricewaterhouseCoopers Llp, dice: "E' vero che le attuali condizioni di mercato dominano l'indagine, per cui, in assoluta controtendenza col trend delle indagini precedenti, si registra un crollo nella fiducia sulla qualità dei processi di gestione del rischio bancario. Gli intervistati sono però convinti che il credit crunch porti a un positivo effetto di risveglio del settore, capace di ristabilire l'efficacia della valutazione del rischio". E in questo quadro che certamente non appare troppo confortante che ne è del Belpaese? "Il sistema bancario italiano - afferma Pierfrancesco Anglani, partner di PricewaterhouseCoopers Italia - per caratteristiche strutturali, modello di business e tipologia di impieghi, è stato interessato in modo più marginale dalla crisi. La maggior parte degli intervistati è tuttavia convinta che le turbolenze in atto e l'attuale scenario macroeconomico avranno inevitabilmente ripercussioni su tutti i sistemi finanziari. In questo contesto di estrema incertezza, un ulteriore effetto positivo di risveglio per i nostri intermediari potrebbe essere dato da politiche di comunicazione improntate ad una maggiore trasparenza, con l'obiettivo di ristabilire la fiducia nei confronti del settore".