Bank of Japan: meno riunioni e più informazioni economiche

Decisione scontata per la Bank of Japan che ha confermato il livello dei tassi di interesse zero e la quota di acquisto asset annuale a 80 mila miliardi di yen. Otto membri su nove del Comitato esecutivo hanno votato a favore del mantenimento dello status quo.
“L’economia giapponese ha continuato a crescere moderatamente – recita il comunicato ufficiale della riunione – e se l’inflazione rimane vicino allo zero è anche a causa del calo dei prezzi energetici”. Il Prodotto interno lordo del Giappone è cresciuto dell’1% nel primo trimestre dell’anno rispetto ai tre mesi precedenti in particolare grazie agli investimenti delle imprese che hanno sorpreso positivamente.
Le uniche novità emerse dalla riunione riguardano il numero dei meeting annuali della Banca, ridotto da 14 a 8. Aumenta invece il flusso informativo da parte della Banca del Giappone. Al termine di ogni riunione l’Istituto centrale fornirà informazioni precise sullo stato dell’economia domestica mentre le previsioni su crescita e inflazione verranno rese note ogni tre mesi invece che ogni sei mesi e saranno affiancate dai giudizi di ogni singolo membro del board.
Nel corso della conferenza stampa seguita al meeting il governatore Haruhiko Kuroda ha ribadito che non intende porre alcun obiettivo per lo yen sul mercato valutario e che la politica monetaria della Bank of Japan ha come unico obiettivo la stabilità dei prezzo. Pochi giorni fa il numero uno dell’Istituto centrale giapponese aveva dichiarato di non vedere ulteriori spazi di deprezzamento per lo yen.
Dal punto di vista tecnico, secondo Davide Marone analista di Fxcm, il dollaro/yen è stato respinto “con precisione quasi millimetrica in area 122,50, livello di demarcazione importante e che rappresentava il punto di maggiore resistenza poi violato a fine maggio verso i massimi relativi a 126. Il prezzo si trova ora al cospetto di importanti resistenze in area 123,15 che tecnicamente rappresenta una zona di vendita che però è andata a “sporcarsi” dal punto di vista delle confluenze grafiche. Possibile perciò che il mercato tenti timidi allunghi anche verso 123,35 prima di ripartenze al ribasso che potranno essere intraprese in maniera conservativa con rotture sotto 122,85 in direzione dei minimi a 122,45. Da quell momento stop in pari e attesa di breakout verso area 122 in primo luogo. Meno preciso l’eventuale scenario rialzista da poter seguire sopra 123,35 per obiettivi a 123,60 prima e 123,80 poi. Da quest’ultimo dipendono le vere riprese long del cambio.
