News Dati Macroeconomici Banche centrali: il calendario della settimana, BoE in primo piano giovedì. Bce presenta il bollettino economico

Banche centrali: il calendario della settimana, BoE in primo piano giovedì. Bce presenta il bollettino economico

Pubblicato 6 Febbraio 2018 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:06
Numerosi gli appuntamenti nel corso della settimana con le banche centrali mondiali. Dopo l'annuncio odierno della Reserve Bank of Australia (Rba) che ha confermato i tassi di interesse all'1,5%, domani doppio appuntamento con le decisioni della banca centrale della Nuova Zelanda e con quelle della banca centrale brasiliana. Quest'ultima dovrebbe abbassare il costo del denaro dal 7% al 6,75 per cento. Nella giornata di giovedì l'appuntamento più atteso con la Bank of England (BoE) che comunica la decisione sui tassi e illustra il report sull'inflazione. Sempre giovedì la Banca centrale europea pubblica alle 10 il bollettino economico, mentre in serata si guarda all'istituto centrale messicano che comunica al mercato le novità di politica monetaria (attesa una stretta sui tassi al 7,5% dall'attuale 7,25%). La settimana si chiude venerdì con l’annuncio della banca centrale russa che dovrebbe tagliare il costo del denaro al 7,5 dal precedente 7,75 per cento.


"Questo giovedì la Banca d’Inghilterra dovrebbe lasciare invariata la sua politica monetaria ma è probabile che il rapporto sull’inflazione e i verbali della riunione segnalino una maggiore fiducia nelle prospettive economiche e un aumento della crescita dei salari", segnala Alberto Biolzi, responsabile direzione wealth management di Cassa Lombarda, aggiungendo che "per il 2018 il mercato non si aspetta un ulteriore rialzo dei tassi di interesse, anche per non compromettere il contesto generale in attesa della conclusione dei negoziati con l'Unione europea sulla Brexit". "L'attenzione sarà rivolta anche al comunicato della Banca Centrale della Nuova Zelanda - prosegue l'esperto -, dove a fronte di un mercato del lavoro solido si registra una debole crescita dell’inflazione, una crescita economica in rallentamento e un cambio in rafforzamento".