Banche: Abi, tassi sui mutui a maggio sui minimi da luglio 2011. Si assesta il calo dei prestiti
A maggio i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati in Italia su livelli storicamente molto bassi, toccando i minimi dall’estate 2011. E’ quanto emerge nel consueto Rapporto mensile diffuso dall’Abi. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è posizionato al 3,33% (3,34% il mese precedente e segnando il valore più basso da luglio 2011; 5,72% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,32% dal 3,35% di aprile 2014 (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,88% (3,90% il mese precedente; 6,18% a fine 2007).
Sofferenze lorde ad aprile salgono a 166,4 miliardi
A seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, fa notare l’Abi, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze lorde sono risultate ad aprile pari a 166,4 miliardi di euro dai 164,6 miliardi di marzo. Il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi si è attestato all’8,8%, in crescita rispetto al 6,8% dello stesso periodo dello scorso anno. Anche le sofferenze nette registrano un aumento passando dai 75,7 miliardi di marzo ai 76,7 miliardi di aprile.
Assestamento calo prestiti, a maggio in flessione del 2,9%
A maggio si registra un assestamento della dinamica dei prestiti bancari. Il complesso dei finanziamenti registra una lieve contrazione su base annua (-2,9% lo stesso valore del mese precedente e dal -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo). I finanziamenti a famiglie e imprese si posizionano sul -2,1% come variazione annua a maggio 2014, lo stesso valore del mese precedente e -4,5% a novembre 2013. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.837,4 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.424 miliardi di euro.
A maggio raccolta complessiva in calo di 12,5 miliardi
In Italia a maggio diminuisce la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, e in valore assoluto di oltre 38 miliardi di euro, il che penalizza l’erogazione dei prestiti a medio e lungo termine. L’andamento della raccolta complessiva a maggio registra un aumento di quasi 2,5 miliardi rispetto ad aprile e una contrazione di 12,5 miliardi rispetto ad un anno fa.