News Indici e quotazioni Azionario globale galvanizzato da bazooka monetario Bce, ma effetto Draghi dura poco su euro

Azionario globale galvanizzato da bazooka monetario Bce, ma effetto Draghi dura poco su euro

Pubblicato 13 Settembre 2019 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:18
Il bazooka monetario lanciato ieri dalla Bce di Mario Draghi continua a galvanizzare i mercati azionari, come dimostra la performance dell'azionario asiatico. L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo chiude in rialzo dell'1% circa. Da segnalare la chiusura delle borse cinesi e di Seoul per festività.

Focus sui bond dell'Eurozona, che ieri sono scattati al rialzo, applaudendo alla decisione di Draghi di rilanciare il piano di Quantitative easing. Il QE partirà il 1° novembre, e comporterà acquisti per 20 miliardi al mese. Nessuna scadenza è stata fissata per il programma, tanto che si parla già di QE infinito. Ieri gli acquisti sui bond sovrani dell'area euro hanno interessato soprattutto i BTP: l'effetto è stata l'ulteriore compressione dei rendimenti, con quelli a dieci anni scesi allo 0,78%, minimo storico.

I mercati guardano anche alle ultime dichiarazioni di Donald Trump, che ha aperto alla possibilità di siglare un accordo ad interim con la Cina, volto a smorzare le tensioni commerciali, pur aggiungendo che l'obiettivo è di avere una intesa completa, a 360 gradi.

Sul mercato del forex, dopo essere capitolato ai minimi in due anni a $1,0955, il rapporto euro-dollaro oscilla poco al di sopra della parità, a $1,1072, riconquistando e superando così l'importante soglia psicologica di $1,10; dollaro-yen piatto a JPY 108,11; la sterlina sale nei confronti del dollari dello 0,12% circa, a $1,2350. L'euro segna un lieve rialzo sullo yen a JPY 119,70, scendendo di poco sulla sterlina, a GBP 0,8965; euro-franco svizzero piatto a CHF 1,0957. Si smorza decisamente l'effetto ribassista della Bce sulla moneta unica.