Azionario Asia sotto pressione, futures Usa in ribasso dopo recupero Wall Street. Borsa Tokyo cede 1% circa
La chiusura positiva di Wall Street non fa molto da assist alle borse asiatiche. E' vero comunque che i futures sugli indici azionari Usa sono al momento negativi, con quelli sul Dow Jones che cedono oltre 110 punti. La borsa di Shanghai rimane chiusa in occasione delle festività della Golden Week.
L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è sotto pressione, arretra dell'1% circa a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni; Hong Kong perde -0,40%, borsa Sidney -0,58%, Seoul cede più dell'1%.
Ieri il Dow Jones Industrial Average è balzato di 311,75 punti a 34.314,67 punti, mentre lo S&P 500 è salito dell'1,05% a 4.345,72 punti; il Nasdaq Composite ha messo a segno un rialzo dell'1,25% a 14.433.83.
Attenzione, nell'area Asia-Pacifico, all'annuncio della
banca centrale della Nuova Zelanda - Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) -, che ha alzato oggi i tassi di interesse ufficiali allo 0,50%, confermandosi in questo modo, insieme alla Corea del Sud e alla Norvegia, tra le prime banche centrali che hanno alzato i tassi dall'inizio della pandemia Covid-19.
I tassi, aumentati di un quarto di punto percentuale, sono stati alzati per la prima volta in sette anni. La banca centrale ha inoltre annunciato che questo è solo l'inizio di un ciclo di strette monetarie.
A seguito dell'annuncio della stretta monetaria, il dollaro neozelandese è salito al di sopra della soglia di $0,697, prima di ritracciare attorno a $0,6929.
L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è sotto pressione, arretra dell'1% circa a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni; Hong Kong perde -0,40%, borsa Sidney -0,58%, Seoul cede più dell'1%.
Ieri il Dow Jones Industrial Average è balzato di 311,75 punti a 34.314,67 punti, mentre lo S&P 500 è salito dell'1,05% a 4.345,72 punti; il Nasdaq Composite ha messo a segno un rialzo dell'1,25% a 14.433.83.
Attenzione, nell'area Asia-Pacifico, all'annuncio della
banca centrale della Nuova Zelanda - Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) -, che ha alzato oggi i tassi di interesse ufficiali allo 0,50%, confermandosi in questo modo, insieme alla Corea del Sud e alla Norvegia, tra le prime banche centrali che hanno alzato i tassi dall'inizio della pandemia Covid-19.
I tassi, aumentati di un quarto di punto percentuale, sono stati alzati per la prima volta in sette anni. La banca centrale ha inoltre annunciato che questo è solo l'inizio di un ciclo di strette monetarie.
A seguito dell'annuncio della stretta monetaria, il dollaro neozelandese è salito al di sopra della soglia di $0,697, prima di ritracciare attorno a $0,6929.