Avvio positivo per le Borse europee, a Milano continua l’avanzati dei titoli bancari
Secondo la World Bank la crescita del prodotto interno lordo cinese potrebbe subire un ulteriore rallentamento nel 2012, scendendo intorno all’8,4%, a causa delle misure monetarie restrittive adottate da Pechino per cercare di combattere le bolle speculative. Ad ogni modo in Europa i listini mantengono la rotta. L’indice Ftse100 apre gli scambi in rialzo dello 0,19% a 5.907,02 punti. Avvio positivo anche per il Dax, che si porta a quota 7.079,27 (+0,24%) e per il Cac40, che sale a 4.029,11 punti (+0,30%).
A Milano il Ftse Mib segna un progresso dello 0,40% a 22.182 punti. Il Ftse All Share guadagna lo 0,42% a 22.807 punti. Sul listino milanese si mettono in evidenza il Banco Popolare (+3,46% a 2,62 euro) e la Banca Popolare di Milano (+1,22% a 3,12 euro). Avanza Unicredit (+1,31% a 1,8610 euro). Venerdì scorso l’ad di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, ha detto che il processo di valorizzazione di Pioneer, continua secondo le linee previste e non ci sono candidati favoriti ed è tornato ad escludere che Dieter Rampl si dimetterà prima della scadenza naturale del board nel 2012. Mentre il Coo Paolo Fiorentino sarà il nuovo presidente del consiglio di sorveglianza della controllata Bank Austria e Francesco Giordano il nuovo cfo dell’istituto austriaco.
Positiva anche Intesa Sanpaolo (+0,83% a 2,4250 euro) con Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, che si è detto soddisfatto della promessa, più volte dichiarata dall’AD della banca Corrado Passera, di distribuire un dividendo in linea con l’anno prima. Sorvegliata speciale Fiat, che perde oltre il 2% sul downgrade di BofA Merrill Lynch che ha tagliato il giudizio ad underperform. Questa settimana la società sarà impegnata con la prova dei conti. Il gruppo auto dovrebbe chiudere il quarto trimestre con trading profit di gruppo a 580 milioni e debito netto industriale a 3,9 miliardi, secondo le stime di consensus elaborate da Fiat e distribuite agli analisti. Pesante Snai (-7,69%) a 2,43 euro dopo l’annuncio di un’Opa a 2,3646 da parte di Palladio e Investindustrial. “Il titolo si sta allineando al prezzo d’Opa”, spiega un operatore.